Pilastro: ciak si gira!
Forse non tutti sanno che il Pilastro è stato scelto più di una volta come set cinematografico e televisivo a partire dagli anni 70, ecco dove e quando…
Nel 1979 Marco Ferreri dirige Roberto Benigni nelle vesti di un maestro anticonvenzionale e straordinario in “Chiedo asilo”. E’ Bologna a fare da sfondo, più di uno sfondo, visto che proprio Bologna è l’apripista in Italia e nel mondo per una nuova didattica nelle materne comunali. In una scena, Benigni tira un asinello in un parco, è il Parco Pier Paolo Pasolini.
Cercando negli archivi della Cineteca di Bologna, troviamo a distanza di tempo due film ambientati al Pilastro: “Si salvi chi vuole” (1980) e “Lavorare con lentezza” (2004).
“Si salvi chi vuole” è una commedia del 1980 per la regia di RobertoFaenza, con musiche di Ennio Morricone, che vede nel cast una grande attrice come Claudia Cardinale. In un Pilastro abbastanza diverso da come lo conosciamo oggi, dove la campagna e le case dei contadini occupavano ancora una buona fetta del territorio, si snoda la vicenda di una famiglia molto borghese. Stefano, il padre è un deputato del PCI, gran lavoratore e la madre, Claudia Cardinale, una donna molto permissiva con i figli. Il loro stile di vita tranquillo e routinario verrà stravolto dall’arrivo di Poldo, il fidanzato napoletano della figlia, che sovvertirà tutte le regole e i rituali della famiglia. Colui che ne pagherà maggiormente le conseguenze sarà il padre…
Nel 2004 il Pilastro diventa il set cinematografico di “Lavorare conlentezza”, con la regia di Guido Chiesa, che ne è anche lo sceneggiatore insieme a Wu Ming. Il film verrà presentato in concorso alla 61ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, i due attori protagonisti, Tommaso Ramenghi e Marco Luisi saranno i vincitori ex aequo del premio Mastroianni. Nel cast anche Claudia Pandolfi e Valerio Mastandrea. Girato tra Via del Pratello e il Pilastro, sulle onde di Radio Alice, il film racconta attraverso gli occhi di Pelo e Sgualo, due ragazzi di periferia, la Bologna del 1977 e la morte di Francesco Lorusso. Pelo e Sgualo si guadagnano da vivere facendo ogni tanto qualche lavoretto per un ricettatore locale e sognano una vita oltre il grigiore. Un giorno però entrano fortuitamente in contatto col mondo dell’attivismo studentesco…
Nel 1977 il Pilastro ha fatto da sfondo anche a qualche scena de la “Lapolizia è sconfitta”, per la regia di Domenico Paolella, con Vittorio Mezzogiorno. Un film d’azione girato in vari luoghi di Bologna, pieno di inseguimenti spettacolari.
Più di recente, compare in alcuni episodi della miniserie televisiva “Coliandro”, ideata da Carlo Lucarelli. Gli episodi “In trappola” e “Sempre Avanti” sono stati girati proprio al Pilastro.
Infine non si può dimenticare il video “Serenata Rap” (1994) di Jovanotti, interamente girato al Pilastro dove il cantante compare su un ponteggio per lavare i vetri di un grattacielo, cantando la sua bella “Affacciati alla finestra amore mio…” Grazie a questo video, si può dire che il Pilastro sia diventato familiare in diverse parti del mondo, infatti la clip di Serenata Rap è stata la più trasmessa in Europa e Sud America per un lungo periodo.
Testo di Chloy Vlamidis