Abitare il Pilastro

40anni dell’Asilo Nido Ada Negri del Pilastro

Nido Ada Negri 11-6-16 foto Lino Bertone 16Correva l’anno 1976 quando fu inaugurato l’asilo Nido Ada Negri, al Pilastro. Il Nido, la scuola dei più piccoli, il primo contatto con il mondo extra-domestico di bambini che non hanno ancora un anno!

Sabato 9 giugno, nonostante il tempo, come al solito nuvoloso, una folla di genitori, nonni,  educatori, dade, bambini di ogni età e cittadini si è radunata nel giardino antistante la scuola per festeggiare i 40 anni del nido. Li attende una giornata intensa e ricca, con stimoli e spunti di divertimento per tutti: biblioteca all’aperto, spettacolo teatrale per i bambini,  pic nic e gara della torta più buona, consegna dei diplomi ai bambini che hanno terminato il nido e, nel pomeriggio, giochi a gogò e persino una sfilata  di moda.

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C’è  una mostra fotografica che attira l’attenzione di molti: vi sono raccolte foto che ritraggono momenti e scene di questi quarant’anni. In tanti si emozionano guardando quelle foto, in cui cercano nel volto dei bambini fotografati quello di loro figlio da piccolo, o del nipote o semplicemente di se stessi.

C’è una lotteria e la vendita promozionale di magliette disegnate dai bambini, figure antropomorfe che rappresentano, con l’efficacia che solo disegni infantili sanno creare, sensazioni ed emozioni, serenità, rabbia, malinconia. Mentre i bambini scorrazzano per il giardino e inizia un viavai di vassoi e vivande per il pranzo, approfitto per fare qualche domanda in giro.

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In generale, chiacchierando con alcuni genitori, si percepisce una sensazione di soddisfazione generale: “Mi piace il rapporto che le maestre hanno con noi genitori”; “Quando ho iscritto mio figlio al nido ero molto in ansia, ma facendo l’inserimento mi sono rassicurata”; “E’ vicino a casa e c’è anche il giardino tutto dedicato ai bambini”.

Parlo anche con l’educatrice che fa il suo lavoro da 35 anni. “Sono venuta a lavorare in questo nido 6 anni fa, per scelta: sapevo che qui avrei trovato una realtà accogliente, in cui poter svolgere bene il mio delicato ruolo di educatrice, in cui credo molto. Lo considero un nido di eccellenza, sia dal punto di vista pedagogico che umano dove si pongono degli obiettivi alti. Si cerca faticosamente, nonostante i tagli che sono stati fatti negli ultimi anni e che purtroppo incidono pesantemente sul nostro lavoro, di lavorare in gruppo su due fronti: accoglienza ed integrazioneAccogliere bene i genitori, le famiglie è un presupposto essenziale perchè sia ben accolto anche il bambino. Sempre più ci sono famiglie, e non solo quelle straniere, che sono sole, prive cioè di rete familiare di supporto. L’asilo  diventa un’importante occasione di inclusione e socialità, per creare rapporti e relazioni. Per favorire questo sono stati messi a punto laboratori e momenti di incontro specifici coi genitori, creati nella lunga esperienza del nido, per farli sentire parte di una comunità. L’integrazione è un altro punto importante non tanto per i bambini, che naturalmente non “fanno differenze”, ma per le famiglie. Certo, non è semplice. Le difficoltà sono quelle generali: i tagli economici e di organico, che riducendo il tempo da dedicare ad ogni bambino, purtroppo rischiano di  incidere pesantemente sulla qualità del lavoro che si riesce a fare, a prescindere dall’impegno del personale.”

testo di Ingrid Negroni/foto di Lino Bertone

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