poesia

Pilastro in versi: poetesse del Pilastro

 

L’ odore delle foglie

E torno a respirare
l ‘odore delle foglie
fra aneliti di vento
e pioggia battente
sul volto fantasma
appena intravisto.

La foresta ricoperta
di silenziosa natura
mi avvolge
di pesante fardello
picchiettandomi le tempie
penetrante con quel suo
stormo impaziente.

Gridare alla vita
gridare alla morte
in un universo di mondi
che si distinguono a fatica
nel cerchio di una speranza
infinita.

E torno a respirare
l ‘odore delle foglie
in questa fresca notte
di ottobre
accecata da rivoli di parole
che scorrono liberi
verso un mare di giovinezza
racchiuso in un pezzo
di cielo
oltre la pace dei sensi.

 

Con questa poesia inauguriamo la rubrica “Pilastro in versi” dedicata a chi ama scrivere e raccontare ciò che vive e sente in prosa o in versi.

L’autrice di questa poesia  è Barbara Caporicci, cittadina del Pilastro che da molti anni coltiva l’hobby della poesia.  Come si legge nella sua nota-autobiografica, la poesia è divenuta parte integrante della sua vita e, partecipando a numerosi concorsi letterari, ha ottenuto importanti riconoscimenti e pubblicazioni.
Tra i più recenti ricordiamo il Diploma d’onore con menzione di Encomio Poesia Singola al “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti”, lo scorso novembre e la pubblicazione di “.…E non ci sei che tu”  la sua poesia arrivata in finale al  Premio Letterario Guido Zucchi, sempre lo scorso novembre.

Ho conosciuto Barbara proprio in occasione del Premio Letterario Guido Zucchi, al quale ho partecipato anche io con una poesia, “Il rumore del silenzio”. Pochi giorni prima della premiazione, ho scoperto infatti grazie a Tiziana Zullo, che un’altra ragazza del Pilastro, aveva partecipato al concorso arrivando in finale e con mio grande piacere ho incontrato Barbara. È bello vedere come grazie a relazioni e amicizie, che si sono create in questi due anni di cittadinanza attiva, si possano conoscere nuove persone con passioni e interessi comuni.

Il giorno della premiazione è stato molto emozionante ed intenso, anche perchè era la prima volta che partecipavo a un concorso letterario e Barbara, con la sua sensibilità e il suo entusiasmo, è riuscita subito a sciogliere tutto il mio iniziale disagio, raccontandomi della sua passione per la poesia e delle sue numerose premiazioni.

Così qualche tempo dopo l’ho invitata in redazione per intervistarla e conoscere meglio la sua storia di poetessa.

R.P. Barbara, quando hai cominciato a scrivere?

Barbara : Ho cominciato a scrivere in campagna, quando abitavo a Budrio, spesso ero sola e in questa solitudine, ho cominciato a dare libero sfogo ai miei pensieri, in mezzo ai rumori della natura. La mia prima poesia è proprio dedicata alla campagna, ho cominciato là.

R.P. Che tipo di poesie scrivi?

Barbara: Scrivo soprattutto poesie d’amore perchè ho molte emozioni da sprigionare e lo riesco a fare attraverso la scrittura. In realtà ho due filoni di pensiero: una poesia sentimentale ma anche un lato più comico, infatti mi piace molto scrivere in rima baciata. La  rima baciata, non può essere una poesia sentimentale, ma una poesia divertente e simpatica. Cerco molto la musicalità nei miei versi e trasformo in poesia  comica quello che vedo in giro o mi può capitare.

R.P. Hai partecipato a tantissimi concorsi e hai avuto molte pubblicazioni, qual’ è stato il concorso per te più importante o che ti ha dato più soddisfazione :

Barbara: Quello della “Biennale d’arte contemporanea Leonardo da Vinci” del 2003 dove mi hanno dato una pagina con 5 poesie (una delle quali è “L’odore delle foglie” qui pubblicata n.d.r.).  E’ stato molto emozionante anche partecipare al Concorso di Castrocaro, dove ho potuto incontrare Alda Merini che ha vinto il primo premio, io sono arrivata quarta.  E’ stata una grande emozione sentirla decantare la sua poesia vincitrice, è una poetessa che amo e stimo molto.

R.P. Scrivi anche racconti?

Barbara: Sì da un po’ di tempo mi sono messa a scrivere anche racconti brevi e favole per bambini.

R.P. Da quanto tempo abiti al Pilastro:

Barbara: Dal 2009, io sono cresciuta in Bolognina, ma conoscevo già il Pilastro perché avevo una compagna di classe che abitava qui, l’ho sempre trovata una bella zona, con molte iniziative e sono stata molto contenta di essere venuta a stare qui.

Grazie mille Barbara per la tua sensibilità, a presto con altre tue poesie e speriamo anche come redattrice !

 

                                                                        Testo e foto a cura di Chloy Vlamidis

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