Inaugura la Fattoria di Masaniello
Utilizza prodotti di agricoltura solidale, a km0 e/o biologici o realizzati da cooperative sociali su terreni confiscati alle mafie. Inoltre, come già sperimentato a Napoli e a Bologna, sarà possibile lasciare la pizza “sospesa” a favore di chi ne ha bisogno, secondo una valutazione trasparente con le Associazioni del territorio.
Ma c’è dell’altro: la nuova avventura delle persone direttamente impegnate è partita dall’accollarsi il rinnovo dei locali, e coinvolgerà gli abitanti del Pilastro oltre che come clienti affezionati, come lavoratori svantaggiati del territorio in rete con associazioni e cooperative per mettere in campo attività educative, formative e culturali.
Uno spazio immerso nel verde a due passi dallaFattoria Urbana, dove le famiglie possono gustare un menu semplice ma di grande qualità e i bambini possono usufruire di spazi pensati appositamente per le loro esigenze.
L’inaugurazione è occasione per una tavola Rotonda a cui porterà il saluto Simone Borsari, Presidente del Quartiere S. Donato e S. Vitale. Daniele Borghi di Libera e Stefano Brugnara di ARCI illustreranno il progetto con Giuseppe Borrelli della DDA Antimafia di Napoli, Simmaco Perillo Presidente della coop Al di là dei sogni, Adriano Turrini di COOP e il giornalista Sandro Ruotolo. I lavori saranno coordinati da Stefania Pellegrini docente dell’Alma Mater.
Alle 19 taglio del nastro e inizio delle consumazioni anche se la vera e propria apertura sarà dal MARTEDÌ 28 febbraio dopo il normale lunedì di chiusura. Infatti dopo la apertura di prova del novembre scorso, i neoimprenditori hanno piena consapevolezza che la fretta di garantire ai soci del Circolo l’apertura del suo punto di incontro, spesso fa a pugni con i vincoli a cui una nuova impresa deve sottostare oltre che agli ostacoli che l’entusiasmo aiuta a superare, ma non ad abbattere.
A nome della Redazione Pilastro 2016, un sentito in bocca al lupo per questi nuovi operatori cittadini del Pilastro!