Storia del Pilastro

Le novità dell’Arena Pasolini

 

I lavori di riqualificazione dell’Arena del Parco Pasolini, sono stati  promossi all’interno del progetto Pilastro 2016 con l’idea che l’ Arena diventi un nuovo arredo urbano permanente e un luogo per eventi culturali fruibile e multifunzionale, adatto ad iniziative e spettacoli di vario genere. Durante l’ estate 2016, l’Arena Pasolini ha ospitato diversi eventi della Rassegna Vocazione al Contatto organizzati da Laminarie.

A seguito di eventi vandalici sulle targhe celebrative ed alcune panchine ceramiche, l’Associazione Mastro Pilastro con la collaborazione di Ilaria Daolio del Comune di Bologna,  ha promosso una serie di incontri e confronti, per il recupero del Parco Pasolini, fra gruppi di cittadini e associazioni del territorio. Uno di questi incontri ha riguardato proprio la risistemazione dell’arena ed ha visto confrontarsi su possibili soluzioni, alcuni cittadini del Pilastro e l’Associazione Terra Verde, che si è occupata della riqualificazione dell’arena.

Da giugno di quest’anno a metà luglio, l’Arena è stata completata con un secondo stralcio di lavori, in linea con il progetto originario, al fine di risolvere definitivamente le criticità emerse.

Il cantiere scuola di Terra Verde, metodo sperimentale  di integrazione sociale e lavorativa di giovani in condizione di marginalità e disagio consolidato in 10 anni di attività, ha visto la partecipazione di 13 ragazzi l’anno passato (vedi intervista Erika Luciani presidente Associazione Terra Verde).  e il coinvolgimento di altri 5 quest’anno.

Edoardo Filippetti, socio dell’Associazione e progettista dell’Arena, ci ha raccontato gli interventi effettuati, alla luce degli incontri con i cittadini.

“Il primo intervento che abbiamo risolto, una volta ricevuti nuovi fondi dal Comune, è stato quello legato al ristagno dell’acqua piovana, dovuto alla presenza di forti strati di  terreno argilloso. Per far defluire le acque abbiamo creato un allaccio alle rete fognaria pubblica, così anche in caso di piogge abbondanti si evitano problemi di allagamento.

Le targhe e le panchine in ceramica, vandalizzate l’anno scorso, sono state rifatte; le targhe con incisione su alluminio, mentre per le panchine abbiamo preferito sostituirle con altre sempre in ceramica,  come atto di fiducia verso i cittadini, convinti che si sia trattato solo di un evento isolato.

Abbiamo poi costruito una rampa di accesso al palco per i disabili. La rampa già fruibile, verrà completata con il parapetto e il fermapiede in settembre, contestualmente ai lavori previsti di inerbimento delle arene e della gradonata retropalco. Come emerso dagli incontri con i cittadini, per rendere accessibile l’arena ai disabili abbiamo proceduto anche al rifacimento del manto di finitura in  calcestre. Per la messa in sicurezza delle arene, in caso di necessità di fuga o emergenza, abbiamo risistemato e reso chiaramente individuabili le scalinate che danno accesso alle panchine.

Nel retropalco è stata costruita una gradonata con una duplice funzione, a seconda dello spettacolo rappresentato. La gradonata, pensata per il coro, nel caso di spettacoli con orchestra  come quello del Teatro Comunale dell’anno scorso, può essere anche utilizzata per accogliere il pubblico. L’idea in questo caso è stata quella di creare un luogo intimo che potesse ospitare la proiezione di film, di spettacoli di musica non amplificata, dibattiti, incontri di boxe…”

Il progetto testimonia come la bellezza possa essere promossa nelle nostre periferie, motore di un miglioramento della qualità sociale dei luoghi. Il lavoro svolto testimonia come si possa al tempo stesso formare  ragazzi in condizione di marginalità e disagio, includerli socialmente e produrre un arredo di qualità a godimento degli abitanti del quartiere.

Ora l’Arena è tornata ai cittadini e sta a noi prendercene cura e viverla appieno nelle sue molteplici funzioni.

A cura di Chloy Vlamidis

Calendario attività

Verified by MonsterInsights