Cultura

Un desiderio realizzato: il progetto culturale di Laminarie

ECUBA e MIDOLLO: due progetti culturali nati al Pilastro e portati nei mesi scorsi in turné nelle città del Mediterraneo.

ECUBA: prima tappa nel 2015 protagonista la nostra concittadina Anna Maria Bergonzoni. Nell’azione teatrale, il linguaggio del gesto sovrasta le parole, il dolore della sconfitta lascia raramente spazio alla voce. La regina entra in scena in silenzio, già tutto è compiuto: Ecuba ha perduto ogni cosa. Adesso occorre trovare una nuova lingua che supporti la storia raccontata dai perdenti, una lingua che ha attraversato il corpo e la voce e ci arriva essenziale attraverso le parole di Euripide.

Convinti che la trasversalità della cultura greca può mettere in relazione popolazioni diverse sulle due sponde del Mediterraneo, le azioni di Laminarie dello scorso autunno si sono svolte a Tirana, in Spagna e a Cipro. E la tragedia di Ecuba si attualizza “nella tragedia di persone che cercano di salvarsi andando incontro alla morte tutti i giorni nel Mediterraneo”.

Con queste riflessioni è iniziato il nostro incontro con Febo del Zozzo, direttore artistico di Laminarie, affiancato da Sara Fulco e Marcella Loconte.

Il lavoro artistico mette in moto e articola, in Italia e all’estero, uno dei principi cardini della filosofia della Compagnia: la promozione del territorio e il coinvolgimento dei cittadini nella pratica proposta. Non è teatro sociale, è un progetto artistico proposto a cittadini.
Un’esperienza che si può accettare per condividere la realizzazione di un desiderio. Con ECUBA nasce una concreta rete composta da fili e trame che avvolgono il territorio urbano nel quale si svolge il processo creativo con l’opera stessa che assume, proprio per questo, una nuova drammaturgia. Ricalcando i testi e passi della struttura originaria del progetto, ogni volta, si aggiungono nuove suggestioni che danno vita a una nuova produzione artistica composta da diversi interpreti, differenti contesti e distinte situazione. Molti sono i partner che hanno e continuano a sostenere ECUBA. Anche quest’anno, Laminarie ha scoperto nuovi porti accoglienti e allacciato relazioni stimolanti.

Ma anche Midollo ( nella foto e nel video la realizzazione 2016 lungo il Virgolone ) ha avuto una nuova declinazione a Roma al Corviale. Tante le differenze nel racconto, anche sofferto, di Febo e Marcella. Uguale l’impegno per far vivere il desiderio, per cercare la mediazione possibile con burocrazie e vincoli coinvolgendo gli abitanti reali e dando forza alle loro straordinarie pratiche di resilienza,, nonostante il degrado, le recinzioni e le mille difficoltà. Ci è stata raccontata un’esperienza importante che costringe a riflettere sulle forme del cambiamento possibile.

Febo conclude riflettendo sui cosiddetti perdenti e, citando un testo di Pasolini utilizzato in ECUBA, sull’accettazione del valore della sconfitta, sull’importanza del giocare fino alla fine nel rispetto di chi sta di fronte. “Pasolini dice che se vuoi solo vincere non cresci come essere umano, rimani nell’ambito della sola sopraffazione dell’altro”.

Riflessioni importanti: troppo importanti per una periferia?


Testo di Claudia Boattini e Mariella Sanna
Foto dal sito di Laminarie

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