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Il salotto in Biblioteca

 

Silvia Di Giacomo e Stefano Bonazzi

 

La Biblioteca, si sa, è sempre stato un luogo d’incontri, soprattutto per chi è appassionato a quel genere di passatempo che ultimamente, sembra star diventando obsoleto: la lettura.

Il libro, oggi dissolto su inodori e luminescenti schermi di smartphone, palmari e computer resta fortunatamente, almeno per alcuni, ancora una passione che accomuna.

Per questo motivo la nostra Biblioteca Luigi Spina ha programmato una serie d’incontri che mirano a far conoscere, non solo al grande pubblico del centro, ma anche a noi abitanti di una zona di periferia, le opere dei nuovi talenti emergenti, dei nuovi volti che si affacciano al mondo della letteratura, raccontati proprio dalla voce dei protagonisti.

Ebbene venerdì 25 Maggio 2018, in uno di questi incontri, Stefano Bonazzi e Silvia di Giacomo ci hanno presentato le loro opere.

Caldo pomeriggio in primizia d’estate, pubblico carico di aspettativa, silenzio rotto solo dal leggerissimo  sibilo delle pale del ventilatore da soffitto. Comodamente seduti in ordine sparso, ognuno di noi uditori sembrava pensare: “Finalmente, questo è un momento tutto mio!”.  E loro, i due scrittori, accomodati di fronte a noi su un divanetto a due posti, con l’aria di trovarcisi proprio  a loro agio, si sono raccontati. Nome e cognome, età, lavoro (non sono scrittori a tempo pieno): di Ferrara e grafico pubblicitario Stefano (ma adora Bologna, dove ha ambientato il suo romanzo!) gemmologa  e di Bologna Silvia, ambedue con una passione viscerale  per la fotografia e naturalmente per la scrittura.

Stefano ha incominciato a scrivere, quasi a scopo terapeutico, dopo un periodo di crisi nella sua vita che l’ha portato a iscriversi a un corso di scrittura. Poi, come fortunatamente alle volte succede, i suoi racconti sono piaciuti e nasce il suo primo libro “A  bocca chiusa”  che riscuote un gran successo,  a cui fa seguito il secondo  “L’abbandonatrice”.   Stefano ci confida che da accanito lettore ha trasformato ed elaborato il suo periodo difficile attraverso la sua passione, le “parole scritte”, regalando così ai suoi lettori spaccati di vita, di cui alcuni personali, intimi.  Ci racconta il suo romanzo con una chiarezza e una capacità narrativa che ci catalizza in un rispettoso silenzio. E lui, captata l’atmosfera, non si risparmia e con una verve affabulatoria non comune, generosamente racconta la trama fino al finale, sospeso per “non rovinarvi l’aspettativa da lettore”, lasciandoci così la voglia di leggere il suo romanzo  quanto prima!

Poi, con una naturalezza da amici di vecchia data, quali realmente sono i nostri due giovani scrittori, Stefano passa la parola a Silvia, che abile come una giocatrice di pallacanestro, prende la palla al volo e si racconta. Noi del Blog abbiamo già conosciuto Silvia, durante una prima intervista, “che non si poteva non fare!” considerando che abita a Bologna, in San Donato, praticamente a due passi dal Pilastro! È una nostra vicina di casa! Anche lei, come Stefano, ha ambientato il suo romanzo nella nostra bellissima città, e come lui, trovandosi per la prima volta nel “salottino” della nostra biblioteca, si è regalata senza risparmiarsi. Silvia nasce come scrittrice di libri erotici e non lo nasconde. Con una franchezza e un sorriso disarmante racconta i suoi primi contatti con la scrittura.  S’iscrive ad un corso di scrittura, in un periodo difficile della sua vita, quando la passione per la lettura cominciava a starle po’ stretta, e voleva trovare il modo di esternare quel che provava, ciò che incamerava. Quando Silvia trova un “buon mecenate” che crede nelle sue capacità e la sprona a mettere nero su bianco le sue idee, lei non se lo lascia scappare. Nascono i primi lavori, sotto pseudonimo, che fanno incuriosire alcuni scrittori piuttosto noti del mondo letterario, che la incitano a continuare e a non vincolare la sua opera al solo genere erotico: così prende vita “Lo Stato di Dio. Anche lei, raccontandoci il suo romanzo tutto d’un fiato, ci travolge. Ci conduce in un futuro neanche troppo lontano, paventato da tutto quello che attualmente sta accadendoci intorno, ma  l’effetto racconto non è scontato e Silvia ce lo dimostra con tutta la sua naturalezza.

Ci siamo lasciati trasportare dai racconti di questi due “ragazzi” Silvia e Stefano due scrittori emergenti, accomunati  dalla stessa passione per la scrittura, con la voglia  di farsi conoscere, in un modo semplice  e diretto, così, seduti semplicemente su un divanetto, come si fa quando sei con gli amici……e ti vien voglia di fare due chiacchiere, magari…. e perché no? Nella tua biblioteca!

 La prossima volta, ti va di aggiungerti a noi?

 

Testo di Mariella Sanna

Foto di Lorenza Zullo

 

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