Abitare il Pilastro

Atti vandalici a via Panzini

Via Panzini al Pilastro è una delle strade più interessanti dell’intero rione perché allinea, nel volgere di un centinaio di metri, una ricca serie di istituzioni, costituendo così un polo culturale di grande valore per l’intera area. In questo spazio ridotto si concentrano infatti: la scuola elementare Dino Romagnoli, la scuola media intitolata ad Aurelio Saffi, il teatro Dom, la scuola di danza Mousikè, il Centro Volontariato Sociale-CVS.

Ma non basta ancora. Alle spalle delle strutture che abbiamo appena elencato, si sviluppa la cosiddetta “stecca” dove si raggruppano in pratica tutti i Servizi socio-educativi del Quartiere San Donato San Vitale.

E’ proprio qui che recentemente sono stati registrati una serie di atti vandalici che vanno a sommarsi con analoghi casi che nel tempo si sono ripetuti varie volte a danno di queste strutture.

Lo scorso mese il teatro Dom ha subìto un tentativo di intrusione tentato cercando di forzare un cancello perimetrale e la grata di una finestra. A pochi giorni di distanza è avvenuto un doppio episodio che ha interessato sia il CVS che i Servizi socio-educativi.

Il CVS (che in passato aveva già subito il furto di alcune attrezzature informatiche e un tentativo di incendio) si è visto sottrarre una grossa quantità di legname che era custodito in un deposito fuori dal laboratorio. Lo stesso legno è poi stato ammucchiato a pochi metri di distanza in una catasta eretta per occludere completamente l’ingresso ai locali dei Servizi. “L’accuratezza e lo sforzo che ha richiesto la costruzione di questa specie di barricata – ci dice Enzo Savini, educatore e responsabile della struttura – ci hanno colpito. Forse non lo si può nemmeno ritenere un atto vandalico vero e proprio. Sembra piuttosto un messaggio, uno scossone che qualcuno ha voluto dare nella definizione di un rapporto di forza. Come quasi tutti i posti di Bologna, il Pilastro è un luogo complesso e certi episodi vi si ripetono come dovunque.”  –  prosegue Savini esprimendo una valutazione che abbiamo già raccolto anche fra gli operatori del CVS e del Dom quando ci hanno raccontato l’accaduto.  “Ma questo rimane comunque un luogo aperto, questa è la nostra scelta. Perché questo è anche  un posto che sentiamo rispettato da tanti ragazzi e adulti che si avvicinano a noi perché sentono che qui vengono accolti ed ascoltati.” Le indagini della Polizia sono ancora in svolgimento, ma è evidente che sono altre le considerazioni e le analisi che questi fatti suggeriscono.

Ci piace infine ricordare quanto sia articolato e vivo l’insieme dei servizi educativi che hanno luogo in queste strutture. I gruppi Anni Verdi e Pilastrini nel periodo scolastico, rivolti ai ragazzi della scuola media; i Diamanti, che organizza per i ragazzi provenienti dalla scuola elementare pomeriggi di attività extra-scolastiche; la Scuola delle Donne, attiva da quattro anni con obiettivi non solo di insegnamento della lingua italiana, ma anche di scambi culturali; i laboratori mattutini dei Patti Formativi rivolti al recupero di ragazzi con difficoltà di scolarizzazione basati sulla collaborazione con altre realtà-partner presenti sul territorio come il CVS (per i laboratori di falegnameria, liuteria e ceramica); il CDH-Centro Documentazione Handicap; lo spazio Camere d’Aria gestito dall’associazione Oltre, la casa di riposo e centro diurno Virgo Fidelis. D’estate è infine attivo il Centro Estivo Pilastrini che gratuitamente, per cinque settimane, organizza campi estivi. Un importante esempio di integrazione fra istituzioni pubbliche, associazioni volontarie e realtà del privato.

 

 

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