Due poesie dedicate al mare
Due poesie dal sapore molto estivo per sognare e rilassarsi un po’, dedicate anche a chi passerà le vacanze in città…
ALBA GRECA
Lunghe dita dorate
sfiorano con una carezza,
le acque addormentate
della città Vecchia,
che sul mare
si specchia.
Nel calore della luce estiva
nessun rumore ancora arriva.
Solo il mormorio delle onde
che si infrangono sulle sponde.
Mentre un placido silenzio
ancora regna,
la cittadella pian piano
si risveglia
e turisti rilassati,
dall’ assordante cicalar cullati,
a un dolce tedio
si abbandoneranno,
in riva al mar
sognando.
Poesia selezionata per l’antologia
“Cet – scuola autori di Mogol”
Aletti Editore
BARCHE
Barche abbandonate sulle sponde
o dondolanti fra le onde
In balia del vento,
così mi sento
al calar del sole,
quando mi rapisce una dolce malinconia
per la vita che fugge via.
E mi lascio andare
nella brezza che soffia sul mare.
Guardo all’orizzonte
alla ricerca di invisibili impronte.
Cerco rotte da seguire
per la mia anima inquieta,
che vaga senza meta.
E dopo un lungo viaggiare
tra venti, tempeste e tumultuose onde,
trovo riposo su tranquille sponde.
E in un istante,
ogni travaglio è distante
e la piccolezza di questa vita meschina,
si perde
nella divina quiete
della baia marina.
Poesia selezionata per l’antologia
del Festival poetico Federiciano ed. 2017
Aletti Editore
Poesie di Chloy Vlamidis