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Borgo Panigale: una cena collettiva di memoria e ringraziamento

Il 6 agosto avveniva lo scoppio ed il terribile incidente sul raccordo autostradale di Borgo Panigale.

La città, intesa come istituzioni e cittadini hanno fatto veramente tutto il possibile per soccorrere le persone coinvolte, per ricostruire, dimostrando una capacità organizzativa ed un senso di solidarietà veramente eccezionale. Ancora una volta il senso civico e la capacità di reagire della città ha permesso di limitare i danni.

Domani, 21 settembre, ci sarà una cena negli spazi attorno alla sede del quartiere Borgo Panigale;

La cena sarà un momento collettivo di incontro dedicato a ricordare le vittime e i feriti e a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito ai soccorsi dopo l’incidente e nei giorni seguenti; quanti hanno lavorato alla ricostruzione e alla stima dei danni e che hanno assistito le centinaia di persone coinvolte nella ricostruzione

L’appuntamento è alle 19.30 n via Marco Emilio Lepido 25. I posti disponibili saranno al massimo 700. Tutte le cittadine e i cittadini che desiderano partecipare all’iniziativa, promossa dal Comune di Bologna e dal quartiere Borgo Panigale-Reno, in collaborazione con le Cucine Popolari e i Centri sociali anziani Ancescao della zona, possono prenotarsi inviando una mail all’indirizzo bolognaperBorgo@comune.bologna.it oppure telefonando al numero 051 6177823 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17). Si può prenotare al massimo un tavolo per 8 persone. A tutte le persone che si prenoteranno verrà successivamente inviata una comunicazione di conferma del posto. La cena è a offerta libera a partire da 5 euro. Il ricavato andrà a coprire parte dei costi sostenuti per l’organizzazione dell’iniziativa.

A testimonianza dell’importanza e del valore anche pratico dei soccorsi, si riporta questa significativo comunicato:

“Bologna da quel sei agosto è diventata un esempio da trasportare e studiare. Ha provocato due morti e molti danni l’incidente, ma poteva andare molto peggio se quel sei agosto la macchina dei soccorsi non fosse stata veloce e di una perfezione quasi totale.

La prima ambulanza sul posto dopo soli cinque minuti dall’impatto, i primi poliziotti e carabinieri in borghese ad aiutare i primi vigili del fuoco accorsi. E poi una 36 ore di attimi interminabili per risistemare tutto il prima possibile.
Bologna, il sei agosto, è diventato un caso di studio di un sistema di Protezione civile che nell’emergenza ha funzionato in maniera impeccabile. E che ha merito di essere premiato (e diffuso).”

 

testo Ingrid Negroni

 

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