Abitare il PilastroVivere Verde

L’angolo della natura

Un caldo benvenuto a tutti gli amanti della natura a…km ….zero!

Eh, si! Questo è l’angolo per chi ha voglia di un attimo di relax puro ed è sufficiente fare pochi metri perché tutti possano farlo. Basta indossare  un paio di comode scarpe e aver  voglia di …camminare!  Quindi  ci dirottiamo direttamente per una full-immersion al…… Parco Arboreto! Chi non lo conosce potrà rimediare in pochissimo tempo, e la passeggiata… merita! Praticamente dalla via del Pilastro Vecchio, andando sempre dritto per 150 o forse 200 mt  scarsi, stando sulla destra  ci si potrà inoltrare tranquillamente nel parco. Già  il nome “Arboreto”  ci fa immaginare  qualcosa di arboreo, di verde, di bosco. Pensare che possiamo disporre di un posto simile a due passi da casa poi,  è veramente unico, e quindi perché non approfittare di queste calde giornate di primo autunno per scoprire i tesori di questo parco incantato. L’esplosione di colori è immediato, in questo periodo le bacche rotondeggianti  a grappolo del Lazzeruolo o Azzeruolo (Cratagheus azarolus)  sono di un luminosissimo giallo arancio, e  presto il  loro colore diventerà di un arancio ancora più acceso, tendente al rosso. Le foglie ancora di un bel verde brillante sono ovali con i margini dentellati, ma presto anche loro si vestiranno d’autunno e il giallo illuminerà quella parte di parco rendendolo unico. Questa pianta è una parente stretta delle…rose! L’avreste mai detto? Conosciuta da sempre, i suoi frutti sono considerati ricostituenti naturali, ricchi di proprietà uniche!

 

Solo che, per la nostra sicurezza, a meno che non siamo esperti botanici, è sempre meglio NON consumare frutti di cui non si conoscono gli effetti in specifico. Come vicine di casa al nostro Lazzeruolo, troviamo  un suo cugino, conosciuto pensate un pò,  fin dall’età della pietra! In una cascata di bacche rosse, miste alle foglie ancora verdi, fa bella mostra di sé il magnifico Biancospino comune, sempre della famiglia delle rosacee e dei Cratagheus. Le sue proprietà benefiche sono infinite, ma fin dall’antichità è stato un toccasana per la pressione arteriosa e non solo; ricordiamo però che, come per il Lanzaruolo, usiamo i rimedi naturali solo sotto stretto controllo di esperti! Una curiosità, gli anti greci usavano appendere alla porta principale alcuni rami ….per spaventare gli spiriti maligni e tenere lontane le malattie! Ora  parliamo però di una vera regina dei parchi, che in questo periodo ha avuto una vera metamorfosi, e per i meno esperti potrebbe forse, piacere di meno, ma comunque e in ogni caso, non passa certo inosservata;  stiamo parlando della Rosa Canina!  E  giusto perché  non pensiate che in questo periodo sia meno bella,  guardate e ammirate  come si presenta. Cascate di lucide bacche,  di un vivido rosso-arancio  ora  punteggiano le siepi spinose, laddove  a maggio i boccioli e i fiori coprivano tutti i rami.  Forse non tutti sanno che le sue bacche, di forma ovale,  sono ricche di vitamina C, di sapore acìdulo, al primo impatto hanno un sentore di conserva di pomodoro, ma  attenzione ai semi! Sono pericolosi per il nostro intestino, ricchi di piccolissimi aculei ad uncino, potrebbero causare seri danni. Quindi per evitare problemi, vedi le avvertenze sopracitate.

E perché non ci lasciamo sfuggire veramente nulla di questo angolo verde,  non possiamo fare a meno di ammirare quanto ci circonda, i colori dell’autunno stanno già prendendo il sopravvento su alcune piante, e il giallo e l’arancio fanno macchia, emergendo quì e là dal verde che si fa meno intenso, come per il Melograno, una serie di piante di questa specie, formano un’alta siepe, e le troviamo proprio a ridosso di un bellissimo sentiero, (le cavedagne di una volta) che taglia a metà il parco. Il colore delle piccole foglie sta già virando al giallo arancio chiaro, e i suoi frutti, avendo lo stesso colore, quasi si confondono. Questa qualità non è pregiata, quindi i chicchi  sono decisamente troppo aspri per essere commestibili,  già provato, (con delusione!) personalmente. Anche il vecchio Noce, che sta di guardia davanti alla vecchia casa colonica, sta cambiando livrea, non così la sua dirimpettaia, una magnifica siepe di Edera, che sappiamo bene tutti, non cambierà di sicuro il suo colore verde/maculato di bianco. Fa bella mostra di sé, assiepato ad un  vecchio muro ormai crollato,  con le sue foglie ancora verdi, un rigoglioso Fico, ormai senza frutti per via della stagione, ma che vi assicuro, dolcissimi,…La passeggiata  per questa volta è terminata, ma non perdiamoci di vista, nel frattempo facciamo allenamento guardando le foto e cercando di indovinare di quali piante abbiamo parlato. Appuntamento quindi alla prossima passeggiata, in questo angolo verde del nostro blog,  per scoprire quale altro segreto ci regalerà il parco Arboreto!

Testo e foto di Mariella Sanna   

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