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IL TRAM: UNA GRANDE OPPORTUNITA’ PER BOLOGNA

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Il tram per Bologna è un’opportunità che non dobbiamo gettar via. Abbiamo l’occasione di fare un salto in avanti nei seguenti ambiti:
1. miglioramento dell’efficienza e della puntualità del trasporto;
2. maggiore sostenibilità;
3. assorbimento di traffico veicolare.
4. Impulso alla riqualificazione della città.

C’è chi si oppone al tram, sostenendo che siano preferibili o il filobus o il metrò.
A. L’autobus non può:
1. Esser più lungo di 18 metri, carica meno gente e occupa più spazio urbano;
2. Col tempo, rompe l’asfalto, sobbalza, non ha una traiettoria propria, occupando maggior spazio, inquina, fa rumore;
3. Espone i passeggeri a sobbalzi e brusche frenate, perché i conducenti, per rispettare gli orari, devono correre;
4. Per chi ha problemi alle gambe, salire e scendere dai bus è difficoltoso.

Il filobus, pur non inquinando perché va a corrente è uguale al bus.

B. Il metrò:
1. Richiede grossi lavori nel sottosuolo, estremamente costosi;
2. crea grosse barriere architettoniche;
3. Trasporta più passeggeri, ma per compensare gli alti costi, ha bisogno d’essere molto frequentata;
4. su tratte brevi, non è competitiva col tram perché ai tempi di percorrenza occorre aggiungere quelli di salita e discesa.

C. Il tram, quindi:
1. è il mezzo più adeguato per i numeri di Bologna;
2. consuma meno energia per passeggero;
3. ha costi d’esercizio più bassi;
4. ha una vita utile molto lunga e non richiede manutenzione.
5. è più puntuale e veloce, soprattutto se si muove su sede propria.

Tuttavia vi sono dei rischi:
1. Occorre impedire che il suo impatto, importante sul tessuto urbano, venga gestito male e vissuto peggio dai cittadini: la protesta, che accompagna sempre la fase di proposta e cantierizzazione, non deve
soffocare il progetto nella culla o ritardarne la realizzazione.
2. sarebbe un grave errore rinunciare alla sede propria in favore d’una promiscua: si ridurrebbero i vantaggi della tranvìa: un tram funzionale non tollera eccessive interferenze col traffico su gomma: la sede propria gli assicura strada libera, preferenze semaforiche e quindi rapidità e puntualità.
3. le strade interessate dai binari perciò dovranno essere radicalmente modificate, come aspetto ed utilizzo dello spazio urbano. Su questi percorsi, i veicoli privati non potranno convivere col tram, come
avviene col trasporto pubblico attuale.

Perciò, per i mezzi su gomma, ci sarà una rete di percorsi alternativi per svolgere compiti ineliminabili, come consegna merci, soccorsi, mezzi per disabili.
In una parola: il tram costringe ad una riprogettazione totale della viabilità, degli assetti e degli arredi di interi quartieri.
Comunque, avremo occasione di riparlarne perché fino al 2021 ci saranno incontri pubblici: poi dal ’22 dovrebbero partire i cantieri e nel ’26, il primo nuovo tram.

Se Firenze oggi ha il tram, perché Bologna non deve averlo?

PIER LUIGI GIACOMONI
(ha collaborato Andrea de Pasquale)

Punti informativi del Comune di Bologna a San Donato San Vitale:
Mercoledì ore 10.00-12.00: URP San Donato – San Vitale (Piazza Spadolini, 7)
Mercoledì ore 12.30-13.30: Centro Commerciale Pilastro
3 Luglio/10 Luglio17.30-19.00: GRAF San Donato – San Vitale (Piazza Spadolini 3)

Per discutere di questi temi, a San Donato sono previste due date:
Lunedì 8 luglio ore 18 – 20,30 Graf  (Piazza Spadolini3 )

Mercoledì 10 luglio ore 18,30 – 21  Circolo La Fattoria Via Pirandello 4 – 6

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