Periferie in rete

Gangnam Style e il racconto di un pezzo di città di Seoul

Vi ricordate il tormentone made in Corea del SudGangnam style” cantato dal rapper sudamericano PSY nel 2012? Impossibile dimenticarlo, è stato il video musicale più visto sulla piattaforma Youtube nel periodo compreso tra il 24 novembre 2012 e l’11 luglio 2017 (poi scalzato da See you again cantato da Wiz Khalifa e Charlie Puth).

Ma cosa c’entra questo singolo con il nostro blog? Occupandoci di spazi periferici è importante dare spazio alla storia e alle curiosità delle periferie del mondo e non solo di quelle intorno a Bologna.

Forse non tutti e tutte sanno che questo tormentone coreano racconta (e prende anche un po’ in giro) la storia del distretto di Gangnam nella capitale sudcoreana Seoul, area della città dove lo stesso cantante è cresciuto (la famiglia gestisce la D. I. Corporation, un’importante fabbrica di semiconduttori) e dove hanno sede alcune delle sedi di alcune multinazionali del paese come Samsung, LG e Hyunday. Il distretto di Gangnam  produce da solo il 7% del PIL sudcoreano e viene spesso paragonato per la tipologia di abitanti a Beverly Hills a Los Angeles in California.

La canzone, ma soprattutto il video, raccontano le abitudini un po’ altezzose e ammiccanti verso l’Occidente degli abitanti di questo luogo che possono permettersi l’hobby dell’equitazione (ripreso nel video musicale dal balletto di PSY) e che sarebbero disposti a rinunciare a qualsiasi spesa pur di permettersi un caffé nell’americanissimo Starbucks (in Corea del sud queste persone, soprattutto le donne, hanno un soprannome, Doenjangnyeo, traducibile come “donne di pasta di soia”).

 

 

Nel centro della città di Seoul di fronte al centro commerciale Coex (una delle location delle riprese dedicate alla famosissima canzone) è stata anche inaugurata una statua che riprende la posizione delle mani di PSY durante il video di Gangnam Style.

Il monumento dedicato al testo di PSY

(Jonathan Mastellari)

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