Piano Urbanistico Generale 2° parte: gli obiettivi strategici
“Bologna è il cuore di una piccolametropoli europea, ricca di differenze e disegnata per le persone.
Una città che vuole diventaresempre più sostenibile e inclusiva,
capace di attrarre imprese, lavoro,
giovani e famiglie”.
Per comprendere il significato degli obiettivi puoi leggere le schede Strategie Urbane: 02_STRATEGIE URBANE
Sintetizziamo:
Il primo obiettivo del nuovo PUG è Resilienza e ambiente: “assicurare salute e benessere a chi abita la città oggi e a chi la abiterà domani minimizzando i rischi del cambiamento climatico e sostenendo la transizione energetica e l’economia circolare. Assumere i target dell’Agenda ONU 2030 e dell’Agenda Metropolitana come traduzione degli obiettivi del piano con un approccio metabolico”
“Una città verde, una città sana
…serve uno slancio ulteriore, per modificare radicalmente anche la struttura della città. Il PUG vuole contribuire a questa svolta, agendo sulle cause dei problemi e sul disegno della città.
Il Piano punta a trasformare Bologna in una città verde, non solo nei suoi parchi, ma ovunque, lungo le strade, sulle pareti e sui tetti degli edifici, sulle infrastrutture, nel verde privato. In tutti i luoghi in cui la cui la vegetazione grazie alla sua ombra e all’evotraspirazione possa offrire il suo fenomenale servizio, come termoregolatore estivo.
In una città blu che assorbe e rilascia lentamente le acque di pioggia, creando spazi e piazze che si allagano in modo controllato, aumentando le aree permeabili, adeguando e innovando le reti blu a questo scopo.
Insomma il Piano vuole contribuire a trasformare Bologna in una città sana, in cui la salute, il benessere, la sicurezza delle persone e delle generazioni a venire, anche alla luce dell’emergenza sanitaria in atto, entrano a pieno titolo nelle politiche territoriali, orientando le politiche di organizzazione del territorio e di tutela delle sue risorse ambientali”.
Secondo obiettivo è Abitabilità e inclusione sociale
“Sostenere la crescita demografica offrendo abitazioni e servizi cui famiglie, giovani e studenti possano accedere garantendo altresì spazi innovativi per il lavoro”
Un impegno concreto: + 6000 alloggi di Edilizia sociale residenziale cioè alloggi in affitto, o a proprietà indivisa, a canoni concordati, per un periodo di almeno 20 anni, indirizzati a specifiche categorie.
Ecco la slide che illustra:
Dove verranno costruite? Non negli otto ambiti cittadini che presentano fragilità ( per cui chi scrive capisce NO al Pilastro che ne ha già più della media cittadina).
In percentuale del 30% sugli interventi di addensamento o sostituzione urbana superiori ai mc. 20.000, in percentuale del 20% sugli interventi di ristrutturazione urbana superiori a mc. 7.000, favorendo il mix sociale nei Quartieri dove saranno inseriti.
Terzo obiettivo: Attrattività e lavoro
“rafforzare le infrastrutture sopra e sottosuolo per sostenere l’innovazione e la crescita economica, mettendo a valore le dinamiche locali; favorire i nuovi lavori e l’affermarsi dell’economia circolare”.
3.1 Sostenere una complessiva re-infrastrutturazione urbana
3.2 Favorire l’insediamento diffuso delle attività economiche in condizioni di compatibilità ambientale 3.3 Sostenere la qualificazione dei poli metropolitani integrati in luoghi da abitare inseriti nel contesto 3.4 Qualificare la relazione tra territorio urbano e territorio extraurbano.
“Oggi occorre aumentare l’enfasi sugli aspetti di sicurezza e di controllo degli spazi, in coerenza con una possibile accentuazione del multicentrismo che richiede servizi diffusi sul territorio. Ecco allora che il raggiungimento degli obiettivi di re-infrastrutturazione, di servizi diffusi che generano nuove centralità, di flessibilità e temporaneità nell’uso degli spazi, contenuti nel PUG, diventano passaggi cruciali sulla via dell’attrattività e della resilienza della città a shock di natura esogena.”
Chiederemo anche questo a chi ci vorrà rispondere. Vi do appuntamento, tra qualche giorno per la terza puntata per illustrare nell’ambito delle Strategie locali cosa si prevede per la zona San Donato Nuovo che comprende anche il Pilastro.
Testo di Claudia Boattini
Immagini e slide tratte dai materiali del sito Fondazione Urbana PUG