Cultura

Alexia: I corsi di inglese alla Fattoria continuano on line.

Le attuali disposizioni anticovid hanno purtroppo costretto ad interrompere la maggior parte dei corsi della

Fattoria Urbana .

Soltanto 3 corsi di inglese a livello medio ed avanzato stanno proseguendo in modalità on line.

Parliamo con Alexia Stainer, insegnante di questi corsi.

Soltanto 3 corsi di inglese a livello medio ed avanzato stanno proseguendo in modalità on line.

Parliamo con Alexia Stainer, insegnante di questi corsi.

Redazione: Parliamo di questo secondo anno di lezioni on line di inglese. Come stanno andando?

Alexia: Bè, prima di tutto mi manca parlare con Oscar(De Paoli), non vedo più nessuno.

Andare ad insegnare alla Fattoria significava anche incontrare le persone che stanno nell’ ufficio per le

iscrizioni ai corsi, le fotocopie….Senza le persone che ci lavorano intorno, è un po’ strano perché così, senza

le relazioni, non è più la Fattoria.

Redazione: Per quanto riguarda i corsi on line come stanno andando?

Alexia: L’ anno scorso ero arrivata a 6 corsi ed avrei avuto richieste anche maggiori. Ora sono decisamente

ridotti .

Col passaggio on line i corsi “elementary” e “principianti ” sono stati annullati; quelli che stanno proseguendo sono solo i livelli più avanzati.

All’ inizio, lo scorso anno, anche io come insegnante non volevo proseguire i corsi on line ma poi, essendo

costretta a farlo per la scuola dove lavoro, ho deciso di provare anche in Fattoria.

Ciò che ho verificato è che chi fa inglese con un’ insegnante con cui ha un rapporto da diversi anni riesce a

proseguire anche on line, pur avendo qualche problema con la tecnologia; i principianti no.

Già essere principianti-adulti è abbastanza difficile, senza un po’ di conoscenza e fiducia  e un contatto diretto è veramente proibitivo.

Redazione: Tu insegni anche a bambini, vero? Con l’ insegnamento ai piccoli come va?

Alexia: Sì certamente, insegno anche a bambini e ragazzi, dai 4 ai 14 anni , ma fare lezioni on line è più

difficile con loro che con gli adulti.

Ciò che si perde nel passaggio tra la lezione in presenza e on line è maggiore per bambini e ragazzi che per

gli adulti.

Per i piccoli provo a ricreare on line lo stesso clima che c’ è in una classe, ma non è possibile!

Le lezioni ai piccoli lo scorso anno duravano 2 ore. On line non è possibile resistere oltre una ora.

Una cosa che mi fa quasi impressione è verificare che i più piccoli hanno imparato a gestire i comandi del

compiuter con grande abilità e usano il tasto “mute” con dimestichezza. Da una parte è praticamente utile,

dall’ altra fa un po’ effetto vedere questi bambini così piccoli e così impratichiti di comandi

Con la didattica a distanza poi gli adolescenti sono diventati  i più difficili in assoluto.

Paradossalmente i ragazzi, che hanno una abilità tecnologica molto maggiore di altre fasce di età, danno

altri problemi.

Facendo lezione a loro si percepisce la tristezza,l’apatia,il disagio.

La non partecipazione, la tendenza a distrarsi, allontanarsi. Si riconoscono i loro escamotage per non partecipare attivamente alla lezione.

E’ comprensibile,purtroppo; la didattica on line si sta prolungando per un tempo lungo e ci sono classi di prima superiore in cui i ragazzi hanno fatto pochissime lezioni in presenza e, di conseguenza ,non si conoscono per niente.

Se il contatto umano, l’ interazione, la chiacchiera e lo scambio sono importanti per tutti, per gli adolescenti

sono essenziali e senza questi elementi è difficile andare avanti.

Redazione: Come ti sei trovata a lavorare al Pilastro?

Alexia: Il Pilastro non merita la fama che ha!

Quando ho detto a qualcuno che sarei venuta a lavorare al Pilastro in tanti mi hanno messo in guardia da

chissà quali pericoli.

Francamente adesso quei discorsi  mi fanno quasi sorridere e mi sembrano lontani.

No, non ho avuto problemi, anzi, in certi casi mi sono sentita protetta.

So che ci sono probabilmente difficoltà e situazioni che, non vivendoci  ogni giorno non sono in grado di

vedere, ma …quando vai in Fattoria è quasi paradossale.

I pensionati del Pilastro mi mancano veramente.

Per una persona come me, straniera in una città che non è la sua, si perdono  i contatti con le fasce di

età diverse dalla propria. Conosco persone più o meno della mia età. Ecco,la Fattoria mi ha fatto risentire il

contatto con le persone più grandi di me.

Redazione: Parliamo di questo secondo anno di lezioni on line di inglese. Come stanno andando?

Alexia: Bè, prima di tutto mi manca parlare con Oscar(De Paoli), non vedo più nessuno.

Andare ad insegnare alla Fattoria significava anche incontrare le persone che stanno nell’ ufficio per le

iscrizioni ai corsi, le fotocopie….Senza le persone che ci lavorano intorno, è un po’ strano perché così, senza

le relazioni, non è più la Fattoria.

Redazione: Per quanto riguarda i corsi on line come stanno andando?

Alexia: L’ anno scorso ero arrivata a 6 corsi ed avrei avuto richieste anche maggiori. Ora sono decisamente

ridotti .

Col passaggio on line i corsi “elementary” e “principianti ” sono stati annullati; quelli che stanno proseguendo sono solo i livelli più avanzati.

All’ inizio, lo scorso anno, anche io come insegnante non volevo proseguire i corsi on line ma poi, essendo

costretta a farlo per la scuola dove lavoro, ho deciso di provare anche in Fattoria.

Ciò che ho verificato è che chi fa inglese con un’ insegnante con cui ha un rapporto da diversi anni riesce a

proseguire anche on line, pur avendo qualche problema con la tecnologia; i principianti no.

Già essere principianti-adulti è abbastanza difficile, senza un po’ di conoscenza e fiducia  e un contatto diretto è veramente proibitivo.

Redazione: Tu insegni anche a bambini, vero? Con l’ insegnamento ai piccoli come va?

Alexia: Sì certamente, insegno anche a bambini e ragazzi, dai 4 ai 14 anni , ma fare lezioni on line è più

difficile con loro che con gli adulti.

Ciò che si perde nel passaggio tra la lezione in presenza e on line è maggiore per bambini e ragazzi che per

gli adulti.

Per i piccoli provo a ricreare on line lo stesso clima che c’ è in una classe, ma non è possibile!

Le lezioni ai piccoli lo scorso anno duravano 2 ore. On line non è possibile resistere oltre una ora.

Una cosa che mi fa quasi impressione è verificare che i più piccoli hanno imparato a gestire i comandi del

compiuter con grande abilità e usano il tasto “mute” con dimestichezza. Da una parte è praticamente utile,

dall’ altra fa un po’ effetto vedere questi bambini così piccoli e così impratichiti di comandi

Con la didattica a distanza poi gli adolescenti sono diventati  i più difficili in assoluto.

Paradossalmente i ragazzi, che hanno una abilità tecnologica molto maggiore di altre fasce di età, danno

altri problemi.

Facendo lezione a loro si percepisce la tristezza,l’apatia,il disagio.

La non partecipazione, la tendenza a distrarsi, allontanarsi. Si riconoscono i loro escamotage per non partecipare attivamente alla lezione.

E’ comprensibile,purtroppo; la didattica on line si sta prolungando per un tempo lungo e ci sono classi di prima superiore in cui i ragazzi hanno fatto pochissime lezioni in presenza e, di conseguenza ,non si conoscono per niente.

Se il contatto umano, l’ interazione, la chiacchiera e lo scambio sono importanti per tutti, per gli adolescenti

sono essenziali e senza questi elementi è difficile andare avanti.

Redazione: Come ti sei trovata a lavorare al Pilastro?

Alexia: Il Pilastro non merita la fama che ha!

Quando ho detto a qualcuno che sarei venuta a lavorare al Pilastro in tanti mi hanno messo in guardia da

chissà quali pericoli.

Francamente adesso quei discorsi  mi fanno quasi sorridere e mi sembrano lontani.

No, non ho avuto problemi, anzi, in certi casi mi sono sentita protetta.

So che ci sono probabilmente difficoltà e situazioni che, non vivendoci  ogni giorno non sono in grado di

vedere, ma …quando vai in Fattoria è quasi paradossale.

I pensionati del Pilastro mi mancano veramente.

Per una persona come me, straniera in una città che non è la sua, si perdono  i contatti con le fasce di

età diverse dalla propria. Conosco persone più o meno della mia età. Ecco,la Fattoria mi ha fatto risentire il

contatto con le persone più grandi di me.

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