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Al Pasolini la discussione sulle mense scolastiche

Sabato 23 ottobre, al parco Pasolini, si è riunito l’Osservatorio cittadino mense scolastiche di Bologna. Tra i punti all’ordine del giorno c’erano la riattivazione degli accessi nei refettori da parte delle commissioni mense scolastiche (CMS), le criticità del servizio e gli strumenti a disposizione per il controllo e il monitoraggio.

Ma facciamo un passo indietro! L’Osservatorio nasce nel 2011 da un gruppo di genitori che voleva saperne di più sulla qualità dei pasti prodotti per le scuole bolognesi.

In seguito a una raccolta firme che chiedeva l’utilizzo di materie prime biologiche e di conoscere la filiera di provenienza dei prodotti, nel 2013 il Comune di Bologna approva la costituzione della Commissione mensa cittadina e della Commissione mensa scolastica, riconoscendo così genitori e cittadini, come interlocutori ufficiali in merito alla refezione scolastica.

In questi anni sono state vinte tante battaglie, come l’aver ottenuto più cibi biologici e a km0, l’utilizzo di stoviglie e posate lavabili contro lo spreco dell’usa e getta, tariffe più calmierate e pasti più bilanciati.

Partecipare alla CMS, significa avere l’opportunità di entrare nelle scuole frequentate dai propri figli, assaggiare i pasti e segnalare ogni tipo di criticità riscontrata.

L’ultima riunione dell’Osservatorio svoltasi al Pilastro, nell’arena Pasolini, ha visto protagonisti circa una ventina di persone tra genitori e personale scolastico, provenienti da tutta la città.

Fondamentale, infatti, il passaparola tra i genitori che, anno dopo anno, sono riusciti a mantenere viva l’attenzione su questo tema, anche quando i propri figli, crescendo, non usufruiscono più della refezione scolastica.

Testo e foto di Alessianeva Marino

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