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Tre modi per aiutare la famiglia di Michele Ammendola

Con ancora lo sgomento nel cuore, la macchina di solidarietà e vicinanza ai famigliari di Michele Ammendola, si è subito attivata.

Raccogliamo in questo articolo tre modi per aiutare la sua famiglia e, ironia della sorte, la prima richiesta arriva proprio da lui.

 

E’ proprio del 7 gennaio, il suo ultimo post su Facebook, in cui ci invita a partecipare al contest “il mio dono” di Unicredit: la partecipazione è gratuita e per ogni nostra sottoscrizione, Unicredit devolverà 1 euro all’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (ANGSA).

 

La seconda proposta arriva proprio da Angsa, che ha indetto la raccolta fondi “Hai sempre pensato agli altri. Ora che non ci sei penseremo noi a Luca”: tutte le donazioni raccolte serviranno per far sì che Luca, il figlio minore di Michele, possa continuare ad avere il sostegno di ore educative, perché, come cita Angsa “l’autismo lo accompagnerà per tutta la vita”.

 

Su Idea Ginger, infine, la piattaforma di raccolta fondi (la stessa usata da Michele per acquistare il food truck di Porta Pazienza), potrete trovare l’appello dell’Associazione Libera Bologna: il ricavato del crowdfunding denominato “Grazie Michele, tutto buonissimo!” sarà interamente devoluto alla famiglia di Michele Ammendola.

 

La foto di copertina è stata scattata all’ingresso della Chiesa in cui si sono svolti i funerali di Michele

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