Squiseat: una app per evitare sprechi di cibo

C’è più gusto ad evitare gli sprechi : questa la presentazione di un’app nata a Bologna per iniziativa di quattro giovani.
Squiseat (si legge squisit ed è un programma) è un’app in cui visualizzi i prodotti alimentari eccedenti  di una rete di negozi, rosticcerie, forni, bar, pasticcerie ecc. selezionati per qualità, aggiornati in tempo reale. Tu guardi i prodotti che ti interessano, valuti se l’orario di ritiro ti va bene, ordini e paghi ( carta di credito, paypal, ma anche Satispay) e all’ora prevista, vai a ritirare.

“Nei primi mesi portavamo noi le ordinazioni a domicilio, ma non siamo drivers nè siamo intenzionati a entrare in quella logica. Sia a noi che agli operatori interessa di più il rapporto diretto; soltanto andando in negozio si percepisce il valore del cibo che stai comprando” mi racconta Ossama Gana, uno degli ideatori, un pilastrino che conosco da anni ( vedi l’intervista che ci ha rilasciato qui).

L’app si può scaricare da Google Play o App Store su smartphone e tablet mentre per il pc usare questo link
https://squiseat-subdomain.onelink.me/0GIO/blogpilastro.

Già 4000 persone hanno scaricato l’app e sono 1300 i clienti che hanno compreso la grande differenza rispetto a tante offerte delle multinazionali della consegna: questo è un progetto concreto in cui ci guadagna il cliente che paga a metà prezzo cibo di qualità, verificato con i propri occhi; ci guadagna il produttore che rientra almeno delle spese, ci guadagna l’ambiente evitando di buttare via ottimi alimenti e quattro giovani sono diventati imprenditori.

Ne ha parlato il TG1, ( vedi sotto), ne hanno parlato le TV locali.
Questa bella esperienza fa capire a tutt* noi che anche partendo da zero è possibile fare qualcosa per evitare che splendidi pasticcini o un piatto di ottime lasagne diventi un’eccedenza alimentare, pasto dopo pasto.

Non ti è ancora venuta voglia di provare? Vai sul sito e scopri l’entusiasmo di chi lavora per costruire un futuro migliore per tutt*.
https://www.squiseat.it/

Testo di Claudia Boattini
Foto Squiseat