Virgola un’associazione per l’integrazione

Abbiamo incontrato Giulia Michelini, giovane educatrice sociale e culturale, Presidente dell’associazione “Virgola APS” e le abbiamo fatto alcune domande sull’attività che sta svolgendo nel rione Pilastro, presso la Casa di Quartiere Cà solare.

Redazione: Ci racconti un po’ dell’Associazione.

Giulia Michelini: Virgola APS nasce nel 2012 e da subito è attiva sul territorio del Pilastro con attività rivolte ai minori del rione che si trovano in situazione di disagio sociale e famigliare.

Negli anni, i soci dell’Associazione, quasi tutti educatori impiegati in diversi ambiti di intervento educativo, si sono avvicinati sempre più al mondo della disabilità e con professionalità e passione si è deciso di avviare piccole iniziative inclusive sul territorio.

Nel gennaio 2018, in collaborazione con l’Associazione italiana X-Fragile, Virgola APS si è rivolta alle realtà territoriali impiegate nel contrasto alle diversità ed ha coinvolto le associazioni “CEPS Centro Emiliano Problemi Sociali per la Trisomia 21 APS ETS” e la “Fondazione Dopo di Noi Bologna Onlus” in un progetto innovativo che prevedeva l’installazione di Case dei Libri nelle aree verdi del Pilastro e all’interno del centro commerciale Pilastro, con l’obiettivo di sensibilizzare il territorio attraverso la condivisione di materiale educativo/ informativo sulle malattie rare.

Redazione:  Mi risulta che avete poi proseguito la collaborazione più stretta con la Fondazione Dopo di Noi Bologna Onlus. Con quali attività?

Giulia Michelini: In ottobre 2021, Francesca Gavio, coordinatrice degli interventi educativi della Fondazione Dopo di Noi Bologna Onlus, si è rivolta alla nostra associazione con la richiesta di collaborazione nella realizzazione di un progetto di arteterapia rivolto ai caregiver di persone con disabilità intellettive.
Virgola APS ha accolto con molto interesse la richiesta ed ha condiviso con i partner della Casa di quartiere Ca’ Solare la possibilità di sostenere il progetto offrendo loro lo spazio in cui svolgere tale iniziativa.
Così nel mese di novembre 2021 abbiamo avviato il percorso terapeutico condotto da Lucrezia Maggiore, arteterapeuta clinica, nella sede della Casa di quartiere Ca’ Solare.
Il percorso, che è ancora in essere a Febbraio 2022, consiste nel mettere a disposizione uno spazio in cui l’utenza può ritagliarsi un momento totalmente per sé, con un sensibile beneficio psico-fisico. Sono coinvolte principalmente le madri di alcuni ragazzi diversamente abili.

Nella realizzazione dell’iniziativa è stato fondamentale il supporto dei cittadini del Pilastro, soci del gruppo informale Cittadinanza Attiva Borgata Pilastro Vecchio, che hanno messo a disposizione il proprio tempo garantendo in questi mesi l’accesso alla casa di Quartiere, predisponendo al meglio il setting di lavoro e rendendola accogliente e calda nei mesi invernali.

Redazione: La pandemia ha complicato le vostre attività, come avete reagito?

Giulia Michelini: Sicuramente in questi due anni la pandemia non ha facilitato il lavoro e ha messo molte barriere alle relazioni di cura, relazioni che al contrario necessitano di incontri in presenza e di vicinanza solidale.
Come tutti però ci siamo cimentati nello sperimentare nuove modalità, come per esempio per la Festa dell’Albero del 2020 dove l’evento, svoltosi in videoconferenza, ha visto la partecipazione “a distanza” dei bambini/e delle scuole primarie Romagnoli dell’IC 11. Abbiamo fatto attività di volontariato in presenza, nelle raccolte solidali di materiali scolastici e alimentari, sostenendo attivamente iniziative come il “Carrello Sospeso”.
Purtroppo, non siamo riusciti a garantire l’attività del centro estivo “Papaveri e Papere” che fin dal 2012 con successo aveva rallegrato e “rinfrescato” le estati dei bambini del rione Pilastro.
Ma siamo ottimisti, intravediamo la fine di questo tormentato periodo di emergenza sanitaria, e siamo pronti a riorganizzarci per l’estate che verrà per offrire un supporto alle famiglie del territorio e un’occasione di crescita e divertimento per i loro figli.

L’inverno 2021/2022 ha visto fiorire nuove iniziative promosse dalla nostra Associazione, quali il progetto “Aggiungo un posto a tavola” nato per offrire un luogo di socializzazione e di apprendimento di nuove autonomie per giovani adulti con disabilità fisiche, psichiche o plurime, il progetto “Sentieri creativi”  che offre incontri di arteterapia ai ragazzi dagli 11 ai 13 anni in situazioni di disagio sociale e famigliare e i laboratori “Mettiamoci in gioco” all’interno del progetto “Green & Care” volti alla costruzione di giochi ecosostenibili da mettere a disposizione della comunità.

La pandemia non ci ha fermati, anzi ci ha dato la possibilità di pensare a nuove progettualità per sostenere i cittadini del territorio.

Intervista e foto a cura di Susi Realti

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