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Benvenuta primavera in Fattoria Urbana.

Sabato 19 marzo, festa del papà. In Fattoria Urbana, come da tradizione contadina la fine dell’inverno è caratterizzata dal grande falò che brucia le potature fatte per far fruttare meglio gli alberi da frutto e le viti: Lom a merz.
I falò propiziatori sono  un’antica tradizionale della nostra cultura contadina.  Col fuoco di marzo si  celebrava l’arrivo della primavera e si invocava invocare un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno.

In Fattoria Urbana, dal pomeriggio gruppi di bambini hanno partecipato ai laboratori.
Poi tanti papà, tante famiglia e centinaia di bambini hanno colto l’occasione per visitare gli animali: lo stupore davanti al tacchino che fa la ruota, Francesca che mostra ai bimbi come le contadine prendevano le galline, le anatre tranquille razzolavano libere, mentre le oche, arrabbiate per tanti stranieri, non perdevano occasione per lanciare le grida minatorie.

Intorno al laghetto un gruppo di bambini cercava le tartarughe, talmente ben nascoste a causa del vento gelido che neanche i pesci rossi sono riusciti a stanarle. Gli animali più grandi consumavano la loro cena nelle stalle, incuranti del bimbi che raccoglievano qualche filo d’erba per farli avvicinare alle porte.

Intorno al forno di comunità le donne e gli ortolani curavano la cottura delle pizze, non ci si aspettava così tanta gente e in attesa che la brace consentisse di cuocere le salsicce, si metteva avanti tutto quello che poteva servire ad una merenda nutriente.

Poi sono arrivate le salsicce: il profumo si è sparso ed una lunghissima fila di persone ha atteso il proprio turno alla cassa.  C’era un bel clima, tanta serenità e chiacchiere per tutti.

Testo di Ingrid Negroni e Claudia Boattini;
Foto Raffaele Fontana, Alessianeva Marino e Claudia Boattini

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