Un laboratorio di costruzione giochi sostenibili
E’ terminato alcuni giorni fa il laboratorio “Mettiamoci in gioco” a cura dell’associazione Virgola Aps, all’interno del progetto “Green and Care”, condotto da Fatima Raftali e Sarah Fernandez brave educatrici e progettiste dell’Aps Virgola di Cà solare.
Il laboratorio è iniziato con questo motto: METTERSI IN GIOCO PER SFIDARE L’IMPOSSIBILE! adesso terminati gli incontri, chiediamo alle giovani educatrici di raccontarci come si è svolta l’attività, così Fatima e Sarah con entusiasmo iniziano a raccontarci:
Dice Marco, 8 anni un residente del Pilastro : “Sembra un po’ di stare in una baita in montagna”
Così è partito “Mettiamoci in Gioco”, con un caminetto acceso e alcuni cuscini su cui sedersi, in cerchio, sopra un grande tappeto.
Un momento di conoscenza, contaminazione e scambio di racconti.
Ricordi, esperienze personali passate e presenti, un immaginario fantastico e carta e inchiostro come strumenti di supporto, ma che fatica si fa quando si deve spiegare ad altri quello che abbiamo in testa:
- un flipper con più palline in cui l’obiettivo è segnare un gol in porta
- un ring di lotta tra marionette
- un labirinto magico in cui la pallina si muove come pac-man teletrasportandosi
- un parco giochi per le bambole a grandezza naturale.
Una bella sfida quella del laboratorio “Mettiamoci in Gioco”: partire dall’immaginario fantastico per generare il possibile. Abbiamo unito competenze e strumenti a disposizione e ci siamo sporcati le mani, chiodi, martello e tanto legno di riciclo.
IMPARARE FACENDO INSIEME, come racconta la mamma di Francesca, una bambina appassionata inventrice di giochi: “Francesca è felicissima, non le sembra vero di poter fare finalmente un’attività di questo tipo con suo padre e sua madre!”
Il percorso di “Mettiamoci in gioco” ha permesso di coinvolgere 8 adulti e 13 bambini di diverse età, abitanti affezionati del Pilastro e residenti di altre zone (la maggior parte dei partecipanti è residente nel Quartiere San Donato, principalmente rione Pilastro, solo due famiglie sono residenti nel Quartiere Navile e Savena), famiglie che da tanto desideravano varcare la soglia di Ca’ solare e affezionati frequentatori delle attività della Casa di Quartiere.
Adulti e bambini hanno lavorato insieme, gomito a gomito, ognuno con il proprio passato, osservando gli altri e imparando qualcosa di nuovo. Fare insieme ha reso più semplice la comunicazione, spezzando il ghiaccio e conoscendosi piano piano.
C’è chi ci ha raccontato di essersi costruito la casa da solo quando era giovane, e chi non aveva mai preso in mano un trapano, chi invece passa i pomeriggi dopo la scuola a costruire e chi ha deciso di non poter più fare a meno della colla a caldo!
Il percorso si è concluso in una giornata di sole e in un’esplosione di colore, con la realizzazione di quattro giochi che animeranno la Casa di quartiere e che saranno a disposizione delle attività e di chi ne frequenta gli spazi.
- un parco giochi per le bambole a grandezza naturale.
- un flipper con più palline in cui l’obiettivo è segnare un gol in porta

- un ring di lotta tra marionette
- un labirinto magico in cui la pallina si muove come pac-man teletrasportandosi