Abitare il Pilastro

Mobike: ci vogliono i parcheggi al Pilastro

Al ponte sulla tangenziale, di fronte alla chiesa di San Donnino da un po’ di tempo ci sono tantissime mobike parcheggiate, tanto da non essere contenibili negli spazi previsti.

Lo abbiamo notato in tanti e ci siamo interrogati sulle motivazioni.
Un particolare evento? Un nuovo studentato in zona?
Ebbene no.

Contestualmente abbiamo verificato la scomparsa del parcheggio mobike di Via Pirandello, l’unico al Pilastro.

Cercando sulla mappa del Comune di Bologna relativa agli hub mobike abbiamo avuto conferma.
Attualmente un cittadino del Pilastro che voglia lasciare la mobike in un luogo istituzionalizzato, dovrebbe lasciarla a oltre un km dal Pilastro stesso, alla chiesa di San Donnino.

E’ chiaro che ciò annulla uno dei vantaggi dell’utilizzo della bicicletta, cioè arrivare fino alla destinazione.

Ed è anche ingiusto.
Nel tariffario del servizio Mobike, il luogo dove viene parcheggiata la bicicletta al termine della corsa, è determinante: se la bici viene collocata negli appositi punti di parcheggio, la cifra da pagare è inferiore.

Siamo stupiti e delusi  per tale ingiustizia e difformità (a San Donnino ci sono ben due parcheggi per mobike)

Quando fu istituito il servizio di mobike e furono istituiti i parcheggi  evidenziammo da subito come un solo punto di raccolta al Pilastro, presso il villaggio San Giorgio, fosse insufficiente e penalizzante per il nostro rione.

Proponemmo, con l’esperienza di chi vive il territorio e conosce i punti dove si vedono più spesso mobike parcheggiate, di istituire nuovi parcheggi ufficiali:

  • presso la Biblioteca Spina;
  • al Parco Commerciale Meraville;
  • presso la fermata del bus 93 Virgolone, usata come interscambio col bus da tanti che lavorano o vivono in via Cadriano, via del Gomito, etc

Riteniamo  quindi doveroso non solo il ripristino dell’hub di Via Pirandello ma l’istituzione di ulteriori hub nel territorio del Pilastro, per equità di un servizio che non deve penalizzare un rione così popolato ed anche i territori delle vie del Gomito, Calamosco e San Sisto.

Ricordiamo che il servizio mobike è un importante strumento messo a disposizione dal Comune non solo per i cittadini che usano il mezzo ciclabile, ma per tutti; è evidente che se circolano più biciclette e meno automobili, la circolazione stradale migliora con vantaggi generali sul traffico e sull’aria che respiriamo.

Per conoscenza si riportano le spiegazioni del sito comunale.

“A Bologna è attivo il servizio di bike-sharing con biciclette disponibili 24 ore su 24 in varie zone della città.
Il bike-sharing rappresenta la soluzione ideale per i percorsi medio-brevi, dando grande impulso alla cosiddetta “intermodalità” e offrendo al pubblico un servizio pratico e veloce…
Nella nostra città è attivo il servizio di bike-sharing RideMovi, che rende disponibili 2.200 biciclette a pedalata muscolare  360 biciclette a pedalata assistita. Per garantire un servizio efficiente e ordinato, sono presenti in città, 180 postazioni riservate (hub) per la sosta delle biciclette.
Per favorire la sosta nei parcheggi dedicati è previsto uno sconto per chi termina la corsa all’interno di questi spazi; chi parcheggia invece nelle aree chiamate “no parking zone“(rappresentate sulla mappa dal segnale di parcheggio barrato) paga un sovrapprezzo.
Le biciclette possono circolare liberamente all’interno dell’area operativa, È possibile utilizzare il servizio anche all’esterno dell’area operativa, purché la corsa termini riportando la bici all’interno dell’area operativa, oppure concludendo lo spostamento in uno degli hub presenti all’esterno della stessa.
In caso di utilizzo delle biciclette con termine della corsa fuori dall’area operativa o in una zona in cui la sosta è vietata, è previsto l’addebito aggiuntivo di un sovrapprezzo, che viene prelevato direttamente dal portafoglio virtuale associato all’account dell’utente.”

Testo e foto di Ingrid Negroni e Claudia Boattini

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