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Museo dei bambini e delle bambine al Pilastro

Il sindaco Lepore ha presentato il progetto del Museo dei bambini e delle bambine alla Casa Gialla del Pilastro.
Bellezza, arte e interdisciplinarità.
Queste le parole significanti del nuovo servizio dove potranno giocare e crescere bambini e bambine da 0 a 14 anni, un servizio di livello almeno metropolitano che vivrà nel cuore del Pilastro a disposizione di tutte e tutti coloro che lo vorranno vivere.
“Le tre parole chiave saranno ‘bellezza’, ‘arte’ perché presteremo attenzione allo stimolo di tutti i linguaggi e allo sviluppo del pensiero critico ed empatico. Interdisciplinarità: ci saranno laboratori collegati ad altri luoghi della città”  per consentire contaminazioni e sinergie, ha detto il sindaco di Bologna, città metropolitana.

Seduto davanti alla Casa Gialla, affiancato dalla Presidente di Quartiere Adriana Locascio, Matteo Lepore ha spiegato: “Vogliamo portare al Pilastro più gente possibile, è nostro obiettivo dichiarato creare nuove centralità urbane e lo faremo lungo il percorso del tram; una delle fermate sarà proprio vicino al Museo”.
“Il progetto è stato approvato in Giunta Comunale, entrerà nella rete dei musei internazionali dei bambini, che sono 400 nel mondo. Il primo nacque a Brooklyn alla fine dell’Ottocento. Sarà un luogo dedicato all’educazione informale dei bambini e dei ragazzi, con esperienze sensoriali, laboratori e tutta una serie di attività che permetteranno a bimbi e bimbe di conoscere la realtà attraverso il gioco. Gli spazi appositi saranno diversi, ci saranno luoghi anche di studio e sperimentazione dedicati alla comunità educativa ed educante della città, che si potrà riunire con iniziative.
Sarà un luogo aperto alle tecnologie, affiancate come detto alle esperienze sensoriali con i materiali. Cercheremo di tenere insieme la tradizione e la svolta digitale, sarà una bella palestra per l’educazione dei ragazzi”.

Una nuova palazzina sorgerà nello spiazzo fra la Casa Gialla e la Casa Rossa, oggi entrambe utilizzate a biblioteca e laboratori per i ragazzi. Sono stati destinati ad esso 5 milioni di euro del PNRR e il Comune è impegnato a procedere al più presto possibile per raggiungere il traguardo della conclusione lavori nel 2026. Anche se un rendering di massima esiste già, la forma architettonica verrà decisa alla fine di un percorso partecipato in Quartiere.
“Con queste risorse dotiamo Bologna di un luogo che non c’è, occupandoci dell’infanzia e della pre–adolescenza, quest’ultima ancora un grande punto di domanda per i genitori. Il Museo sorgerà non lontano dalla Caserma dei carabinieri, i cui lavori sono in via di conclusione”.

Non ci saranno infine bandi per la gestione della struttura, “ce ne occuperemo come Comune collaborando ovviamente con il terzo settore”.

Testo a cura di Claudia Boattini
Foto di Wanda Ritrovato

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