Papaveri e fiordalisi da orto.
Nel bel mezzo del orto da me coltivato, uno degli orti della Fattoria urbana, troneggia invadente una pianta di papavero. Più oltre ci sono anche dei fiordalisi.

Li ho piantati lo scorso anno, comprando i semi. So che il papavero è forte ma avevo comunque un po’ di timore che non attecchissero.
In realtà sono spuntati copiosi e provvedo ad arginare la loro espansività.
I fiordalisi invece sono molto più discreti, non invadenti.
Perché piantare papaveri e fiordalisi in un orto? Non si ruba spazio all’insalata ed ai zucchini?
In quasi tutti gli orti sono presenti fiori colorati, talvolta specificamente piantati dall’ortolano.
Molti “vicini di orto” mi hanno confermato che una volta negli orti ce n’erano tanti.
Esperienza antica più o meno consapevole dell’importanza della biodiversità?
Innanzi tutto i fiori sono belli e colorati, e già questo non è poco..
Ma la carta vincente dei fiori è costituita dalla loro biodiversità.
Ogni fiore ha un colore ed un odore diverso e quindi attira insetti diversi . La differenziazione favorisce l’equilibrio e questo crea una protezione naturale dai parassiti.

Chi ha meno di 50 anni probabilmente non sa che i campi di grano non erano una macchia gialla monocromatica come quella attuale ma un mix di giallo del grano, rosso dei papaveri ed azzurro dei fiordalisi
Tutta l’iconografia legata alla mietitura rappresenta queste tre piante insieme
Poi sono arrivati i pesticidi, che hanno liberato i campi da quelli che erano ospiti sgraditi, le piante diverse dal grano, invasive, non adatte ai sistemi di coltivazione automatizzati.
I papaveri si vedono ancora nei fossi, ai confini delle coltivazioni; i fiordalisi si vedono solo nei vivai. E con loro sono aboliti tantissimo anche gli insetti.
Ora ci si sta accorgendo che così non va bene;
Alcuni comuni fanno interventi in cui piantano prati variopinti nei loro territori
“La caratteristica di questi interventi, che abbiamo già avuto occasione di ammirare nel centro di Milano, è quella di mescolare specie differenti di fiori di campo come papaveri, fiordalisi che possono offrire una variopinta e prolungata fioritura che dura da maggio fino a luglio insieme a piante perenni quali Achillea, Malva, Veronica e altre. Il prato fiorito si proporrà come habitat per gli insetti impollinatori e tutte quelle specie animali e vegetali che nella biodiversità combattono l’inquinamento generato dai trattamenti chimici.” da Papaveri e fiordalisi nel futuro giardino della biodiversità Redazione “la Città” -14/12/2021
e in ambito agricolo si creano corridoi fioriti di fianco ai campi di coltivazioni
“Studi recenti dimostrano l’effetto benefico dei fiori per l’agricoltura biologica. Papaveri, margherite, fiordalisi attirano gli insetti predatori e i parassiti, agendo come veri e propri ‘pesticidi naturali’”:
“Coriandolo, fiordaliso, grano saraceno, papavero e aneto vengono piantati in lunghe strisce ai bordi dei campi coltivati, non sono solo belli da vedere quando passeggi in campagna. I fiori sono capaci di attrarre gli insetti che usualmente attaccano i parassiti, e risultano così particolarmente utili per le colture. Queste strisce fiorite agiscono come dei veri e propri pesticidi naturali, favorendo un equilibrio tra agricoltura e natura. Questa pratica semplice è stata sperimentata con successo da Francia, Svizzera ed Inghilterra e può rappresentare una soluzione efficace all’impatto crescente dell’agricoltura sull’ambiente.”Pubblicato il 23
Quanto tempo e quanta fatica per recuperare ciò che la natura ci aveva regalato già pronto !