Le chitarre del Maestro Pirrone

Varcando la soglia del C.V.S.  si entra in un mondo “a parte” dove il tempo scorre con i ritmi della creazione artigianale, con i gesti del lavoro manuale.

Siamo venuti nel laboratorio di Via Panzini a conoscere il maestro Nicola Pirrone specializzato nella costruzione di chitarre classiche.

Le chitarre classiche rappresentano per il C.V.S. una nuova linea di produzione che si affianca a quella di violini e viole che negli ultimi anni l’ha fatto conoscere e apprezzare. Ma la storia di questa associazione risale a molto tempo addietro, precisamente al 1982, quando si diede avvio ai corsi di ceramica, falegnameria e restauro mobili destinati a tanti giovani in difficoltà, sviluppando progetti con le istituzioni preposte al recupero di ragazzi a rischio di devianza o semplicemente di adolescenti interessati a questa esperienza, segnalati dagli educatori di Quartiere. Tuttora collabora, inoltre, col carcere minorile del Pratello.

All’appuntamento è presente anche Marco un giovane allievo, chitarrista per hobby e per tradizione familiare. Marco ha portato con sé, naturalmente, la sua chitarra di recente fabbricazione, nata sotto la guida del maestro Pirrone e la mostra con evidente orgoglio e suscitando subito la nostra curiosità.

Redazione: Quanto tempo servito per la costruzione?

Pirrone: Dedicando ai nostri incontri settimanali circa 2 – 3 ore per volta,  sono serviti 9 mesi di lavoro. Bisogna dire che Marco ha dimostrato di possedere una notevole manualità e questo ha dato grande impulso al lavoro, già dalle prime fasi della scelta e del reperimento dei legni da impiegare.

R.:Ci potrebbe fare un breve excursus dei materiali utilizzati?

P.: Comunemente, di uno strumento come la chitarra, si ha una visione d’insieme che non lascia sospettare i tanti elementi che la compongono, ciascuno realizzato col materiale più adatto. Ad esempio, per la TAVOLA, la parte anteriore, si usa Abete della Val di Fiemme; per la FASCIA e il FONDO, il palissandro; per il MANICO, il mogano; per la TASTIERA, l’ebano… ed altro ancora.

R.:Parliamo di legni molto pregiati, non riesco ad immaginarne i costi…

P.: I costi sono ragionevoli, considerato che alla fine si dispone di uno strumento personalizzato che rispetta tutti requisiti tradizionali della chitarra classica. 300 euro per il legno; poi c’è l’utilizzo del laboratorio che il C.V.S. mette a disposizione a €5 l’ora, per un totale di 400-500 euro.

R.:E per il maestro?

P.: Il maestro non prende nulla, è un’attività volontaria che ho messo a disposizione degli appassionati dopo il mio pensionamento. Ma, mi creda, le soddisfazioni sono molte nel vedere i ragazzi avvicinarsi alla musica. Spero che ne arrivino tanti.

testo e foto di Lino Bertone

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