Emilbanca impegnata sulla sostenibilità
Alcune settimane fa Emilbanca, l’unico istituto di credito a fornire il servizio al Pilastro, ha organizzato un incontro per sensibilizzare cittadini e famiglie alle azioni di sostenibilità e per presentare i nuovi servizi di affiancamento per chi fosse interessato alla transizione energetica.
Irene Checchi, Responsabile dell’ufficio sviluppo del territorio e sostenibilità dell’Emilbanca, ha gentilmente accettato di rispondere all’intervista telefonica proposta dal Blog
Redazione: “Che significa per voi oggi, sostenibilità?”
Irene Checchi “Come definisce il nostro statuto, siamo una banca di credito cooperativo che fa della sostenibilità un cardine della nostra mission. Negli ultimi anni in particolare, abbiamo realizzato il nostro piano triennale di sviluppo e sostenibilità declinando in maniera concreta 88 obiettivi che vogliamo raggiungere”.
Come potete vedere a questo link: la parola chiave è impegnarsi a sostenere il cambiamento e la transizione energetica della comunità in cui opera.
Strumenti prioritari sono le attività di sensibilizzazione e formazione, creare cultura e consapevolezza nel territorio, la messa a disposizione di famiglie, imprese e Associazioni del terzo settore di servi di consulenza certificati e affiancamento, oltre che collaborare con la piattaforma di crowdfunding Idea Ginger utilizzata anche da Associazioni del nostro territorio.
Redazione: “Che impegni avete assunto con il Comune di Bologna per il progetto città 2030?”
“Saremo all’incontro di Missione clima, oltre al lavoro di progressione di riqualificazione energetica di tutte le nostre filiali per quanto riguarda l’abbattimento delle emissioni. In via Zanardi abbiamo recentemente inaugurato la prima filiale a impatto zero”
Anche la filiale di via Pirandello potrebbe essere coinvolta nella nuova Comunità energetica del Pilastro: auspichiamo che anche in questo caso Emilbanca sostenga operatori, famiglie e Associazioni del Terzo settore.
Grazie dell’attenzione.
Intervista di Claudia Boattini e Ingrid Negroni su un’idea di Pierluigi Giacomoni
Foto Emilbanca
