Presepi-amo !!! “presepe di riflessioni e del fare“
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa questa breve storia di un “presepe” che un cittadino del Pilastro ha esposto nell’entrata del suo condominio.
Ingredienti : camion di pietrisco, carrello spesa e…
Come è nata l’idea di questo Presepe? … forse ve lo state chiedendo… e, se continuate a leggere, qualcosa in più lo scoprirete.
Strada “sui colli” , diciamo per lavoro ; “casa in ristrutturazione”… cumuli di detriti, “pietrisco” … macerie. Mi fermo e si avvicina un ragazzo del cantiere : gentilmente domando se posso rovistare tra quegli inerti… decisamente dubbioso mi dà il suo assenso , mi chiede però di velocizzare la ricerca per “via della sicurezza”… al tempo stesso comincia ad incuriosirsi chiedendomi cosa cercassi tra i calcinacci… dopo un po’ di esitazione rispondo che se avessi trovato ciò che avevo in mente glielo avrei mostrato … e di lì a poco comincio a “ravanare”.
In un attimo avevo già tra le mani tutta la natività… mangiatoia e cometa comprese !!!
Non ero certo Indiana Jones, non avevo mappe né siti di scavi… oppure, semplicemente fantasticando… che sia stato quel “Giuseppe” a trovare me ?
Ma torniamo a noi… sopra ad un ripiano improvvisato abbozzo rapido il Presepe… il ragazzo, che nel frattempo mi aspetta…, osserva e quasi con imbarazzo mi rivela che in tanti anni di “cantiere” non aveva mai pensato che, tra quegli inerti, si potessero nascondere delle immagini quasi reali; “Luca”, il ragazzo, si avvicina , mi stringe in un abbraccio quasi fraterno e mi ringrazia sussurrando … : “grazie per avermi aperto gli occhi”…
Ho pensato fino a sera a quella frase…così semplice ma straordinariamente azzeccata soprattutto in questo periodo, dove “aprire gli occhi e sentire la necessità del fare è doveroso” !
Viviamo in un presente che ci mostra rovina, macerie , distruzione ,violenze di ogni genere , povertà e difficoltà di ogni tipo per affrontare il “quotidiano”…
Il carrello, colmo all’inverosimile del nostro benessere, diventa per tanti il simbolo di un ricordo semplice come il giocattolo di un figlio mai dimenticato… per profughi, sfollati e senzatetto rappresenta quella speranza per rimanere aggrappato al giorno che non conosce tempo.
… Ma ecco il “mantra” che ritorna martellante: “Grazie per avermi aperto gli occhi”…e allora ricordiamoci che la vita è una sola e che spesso le complicazioni non sono del tutto casuali, cerchiamo di viverla al meglio e, togliendo le bende anche al bambolotto del carrello..
…APRIREMO GLI OCCHI E SCOPRIREMO IL NOSTRO CUORE
IL FARE SPETTA A NOI !
di “Dodo” (Rodolfo Valentino )
Buone Festività!