Quelli della notte, a Bologna
Sei uno di quelli che dopo il tramonto se ne stanno in casa tranquilli TV e divano,
o sei invece uno di coloro che rientrano quando già albeggia,
o ancora sei uno di quelli che la notte lavorano, o che spesso rientrano di notte da viaggi
o, come tanti, ti piace uscire la sera per un cinema, una pizza, uno spettacolo ma alle 23 sei a casa
comunque tu ti viva la notte
ti invitiamo a rispondere al questionario su la notte bolognese come la vivi tu. Ricorda, entro il 20 febbraio
Il questionario serve per costruire in forma partecipata il Piano della notte, a partire da bisogni, priorità e aspettative di chi vive, lavora e attraversa la città di notte e, in generale, di tutti coloro che vi abitano.
L’iniziativa è promossa dal Comune e curata dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana.
La mobilità, la convivenza e la condivisione dello spazio pubblico, l’impatto acustico, l’offerta culturale e le attività produttive, la qualità e la dignità del lavoro, la salute: sono solo alcuni degli argomenti che il questionario indaga per conoscere meglio l’identità della città di notte e migliorare i servizi, l’offerta culturale e la vivibilità di Bologna.
Il questionario può essere compilato qui fino al 20 febbraio
La campagna prevede anche diecimila cartoline in distribuzione nei pubblici esercizi, negli spazi pubblici e culturali, l’affissione di locandine, appendini sui bus Tper dove è possibile cliccare sul QR code e compilare il questionario.
Il Piano della notte è una politica innovativa che prova ad affrontare la vita notturna bolognese
con l’obiettivo di equilibrare gli interessi e i diritti di tutti.
Una città di residenti con un’età media elevata e un’altra città, di giovani e universitari con diversi ritmi ed esigenze.
Nessuna di queste due città è più legittimata dell’altra. Bisognerà cercare un bilanciamento tra le diverse esigenze ed il rispetto delle regole, con diligenza e tolleranza reciproca. E’ veramente una bella sfida !
Intanto impegnamoci a compilare il questionario, come la sottoscritta ha fatto.
Bastano 10 minuti.
E rispondendo a determinate domande, se siamo sinceri e con un un po’ di spirito critico, forse ci sentiremo un po’ dubbiosi e indecisi. Ma se ciò ci accade è un bene, perchè vuol dire che siamo riusciti a vedere le cose anche dal punto di vista di un altro
Buon questionario
Testo Ingrid Negroni