Le mani del Pilastro
Avevamo preso un appuntamento al Centro Commerciale per le cinque del pomeriggio. Avrei conosciuto finalmente le artefici di quei fantasiosi lavori artigianali che mi avevano tanto colpito durante l’esposizione organizzata poco prima dello scorso Natale al centro della piazza coperta del Pilastro: dove avevo potuto osservare un’interminabile fila di banchetti pieni-zeppi di lavori di grande fantasia e precisione come raramente se ne vedono fra le produzioni casalinghe di artisti improvvisati.
Le riconosco da lontano, tutte intente a fare capannello intorno ai cartelloni che hanno preparato per pubblicizzare la loro prossima esposizione del
18 marzo 2023
dove, forti del successo riscosso nella precedente edizione, offriranno il meglio della loro più recente produzione.
Si presentano con un po’ di impaccio, chiedendosi forse che valore dare a questo nostro incontro. Mi presento come rappresentante del Blog che alcune di loro dicono di conoscere e leggere con interesse; chiedo se mi danno il permesso di fare delle fotografie. Subito cominciano a posare. Dal loro accento mi accorgo che non sono tutte italiane: senza approfondire troppo, riconosco comunque delle parlate dell’Est europeo e del Sud-America. Un gruppo di una quindicina di persone accomunate della stessa passione e creatività, ma che fino all’anno scorso non sapevano nulla le une delle altre.
– È stata una felice intuizione di Claudia Bortolotti, una delle commercianti del Centro, che ci conosceva individualmente, a farci incontrare e a suggerci di mettere insieme i nostri talenti in una presentazione al pubblico –
A parlare è la signora Neva, che fa un po’ da punto di riferimento e da portavoce per l’intero gruppo. Ma subito dopo anche lei torna ad immergersi di nuovo nel compito in cui è impegnata in questo momento: incollare sui cartelloni le fotografie (tante) che mostrano alcuni campioni delle realizzazioni che saranno presentate. Sono oggetti deliziosi, fatti con estro e accuratezza: in una parola, con professionalità.
Mi sembra venuto il momento di congedarmi, contento di questa nuova conoscenza.
Mentre mi allontano, ripenso alle tante mani di donna che nascoste nell’ombra delle loro case, pur impegnate in tante attività del quotidiano, trovano il tempo di dare vita a opere che esprimono la loro sensibilità, la loro abilità, la loro raffinatezza. Ben vengano occasioni come questa per farcele conoscere.