Buona Pasqua, Madre Terra

Sento forte il legame tra le parole resurrezione e rinascita

Nascere di nuovo, nuove potenzialità, nuove possibilità.

Possiamo fermarci  a pensare e immaginarci (illuderci forse) di riuscire a cambiare qualcosa in noi, nel nostro agire .

E’ il pomeriggio di Pasqua, il giorno per eccellenza della rinascita ed io ho sentito il bisogno di  dedicare un po’ di tempo al mio amato orto alla Fattoria Urbana. Piantine da trapiantare, sperando in un pochino più di tepore e tanta più pioggia.

Poi ho strappato un po’ di erbacce, di quelle ne crescono sempre, incuranti del clima e di qualsiasi barriera si cerchi di porre loro. Ci vuole pazienza e tempo per la cura, qualsiasi cura, anche dell’orto.

Poi ho innaffiato, sì INNAFFIATO, INNAFFIATO in aprile

E intanto che l’acqua scorre dal tubo verso le piante, il mio pensiero le va dietro liberandosi.

Penso alla nostra amata e deprivata  terra, penso alla necessità di mantenerla al meglio possibile e in fretta, da ora.

Vorrei che la mia rigenerazione partisse da questo, da un comportamento più virtuoso e rispettoso ,

che tenesse presenti anche le conseguenze che ogni gesto può avere sul mio ambiente.

Penso al  futuro delle mie figlie e di chi mi è caro. So che il bene primario di cui nessuno può fare a meno è una terra vivibile e decente. E un clima vivibile.

Mi ripropongo di ricordarmi di tutto ciò ogni giorno, quando comperò un oggetto o un abito, quando scelgo un cibo, quando uso l’auto, quando utilizzo un bene come l’acqua, quando vado in vacanza.

Stop:ho finito di innaffiare, ripongo il tubo e saluto l’orto.

Buona Pasqua terra, cara ed indispensabile e generosa madre terra

Foto e testo di Ingrid Negroni