Abitare il Pilastro

Sfratti al Pilastro/ la parola ad alcuni cittadini

Il 9 maggio 2023 è stato eseguito uno sfratto in una casa Acer al Pilastro a cui è seguita una protesta con occupazione da parte del sindacato ASIA USB.

Abbiamo già dedicato due articoli a questo evento:

https://www.pilastrobologna.it/?p=27039&preview=true; https://www.pilastrobologna.it/?=27041&preview=true

https://www.pilastrobologna.it/?p=27041&preview=true 

che che hanno suscitato risposte ed emozioni nei cittadini.

Pubblichiamo ora alcuni  commenti, nell’attesa di riceverne altri, di cittadini e rappresentanti istituzionali.

L’argomento è sicuramente complesso !

Contributo di Maurizio Sani

Al Pilastro da sempre, sono presenti Associazioni di Cittadinanza Attiva che operano con l’obiettivo principale di contrastare le “diseguaglianze”, in tutti i settori soprattutto sociali, culturali e del diritto alla città. Una attività di Rete tra Associazioni e con salde radici nel territorio.

Benvenuto chiunque desideri operare qui e condivida l’obiettivo, le modalità di lavoro e la continuità di presenza sul territorio.

Non si pretende che la nostra opinione sia l’unica, ma come attivisti locali non riteniamo giusto che si travisino i fatti di cui siamo testimoni diretti.

la Casa Gialla occupata, ben oltre il regolare orario di chiusura

Spesso il Pilastro è scelto come palcoscenico di interventi di propaganda o iniziative “mordi e fuggi”. Nella maggioranza dei casi, portano scarsi contributi al contrasto delle “Diseguaglianze” e spesso risultano strumentali e fini a se stesse.

Ciò che mi offende di più come cittadino del Pilastro è quando questo tipo di attività interagiscono negativamente (spero solo per mancanza di conoscenza della nostra realtà) con iniziative richieste e sostenute da associazioni e cittadini in accordo con enti o servizi pubblici.

Come accaduto nel recente sfratto di un inquilino Acer che aveva scelto di collocarsi fuori dalle regole di comportamento anche sociale di chi fruisce di un alloggio pubblico.

Così sono rimasto incredulo e profondamente umiliato quando, per svolgere un’attività alternativa con ragazzi del Pilastro, presentata come occasione di “resistenza e socialità”, è stata “occupata” la Casa Gialla della Biblioteca Spina. Struttura pubblica che ospita abitualmente iniziative pubbliche per bambini e adolescenti, con l’unico esito di impedire di fatto il regolare svolgimento di queste attività.  C’è da chiedersi chi sia davvero il “resistente” in queste occasioni! ”

Contributo di Ingrid Negroni

Non confondiamo, per favore!

Un conto è chiedere una politica seria e sul pezzo sulla casa ed il bisogno di casa in un’epoca in cui l’impoverimento di una parte della popolazione fa prepotentemente emergere i problemi basilari tra cui la casa, un altro  è proteggere chiunque e in ogni caso dalle responsabilità della sua condotta impropria.

Abitare in una casa Acer significa che si usufruisce di un bene pubblico ad un prezzo contingentato.

E’ un diritto che non è acquisito per sempre e comunque è anche una responsabilità! In quanti vorrebbero avere accesso a questo appartamento e sono in attesa?

Come chiunque, un inquilino di una appartamento Acer ha diritti e doveri. In caso di non ottemperanza lo sfratto diventa un difficile e dolorosa necessità.

Difendere il diritto alla casa è un diritto sacrosanto, proteggere chi non ottempera ai suoi doveri, è una strumentalizzazione

Foto Lino Bertone e Maurizio Sani

 

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