In Via della Campagna c’è un stradello…
Sollecitati dalle richieste di informazioni di alcuni cittadini per la chiusura di un importante passaggio ciclopedonale in via della Campagna, abbiamo intervistato Andrea Serra, abitante in questa zona, consigliere e capogruppo centro sinistra del Consiglio di Quartiere San Donato San Vitale.
D. Come abitante di via della Campagna ci racconta la storia del passaggio ciclopedonale.
R. Via della Campagna è una via storica del quartiere San Donato con un villaggio di case costruite per i ferrovieri e situata all’interno di un triangolo di ferrovie formato dalla linea di cintura e dai binari di collegamento allo scalo merci San Donato, un accesso stradale alla viabilità cittadina e, fino a poco tempo fa, un accesso ciclopedonale che la collega al vicino insediamento INA Casa e alla campagna di Via Scandellara.
L’accesso ciclopedonale è un passaggio che nella memoria degli abitanti di San Donato risveglia ricordi di un tempo che fu. Dai primi abitanti della via, oggi anziani, che raccontano di quando da bambini vi passavano per andare dal contadino a comperare il latte fresco o le uova, alla storia più recente che ha visto nel 2001 l’intera borgata sollevarsi contro la realizzazione della cabina di sezionamento che ha portato via un centinaio di alberi ma ha lasciato il passaggio aperto dopo una lunga trattativa con le Ferrovie.
Il 19 maggio, a 22 anni dalla realizzazione della cabina il passaggio è stato chiuso da RFI con due cancelli di ferro interrompendo relazioni, abitudini, possibilità di muoversi senza uso dell’auto, sconvolgendo la vita di una parte del quartiere San Donato San Vitale.
Viene a mancare di colpo la possibilità di portare i bambini a scuola evitando la trafficatissima Via San Donato, non è più raggiungibile la fermata del bus di piazzetta Cuccoli con le linee 21 e 60, gli anziani non riescono più a raggiungere il mercato settimanale del rione, la Casa di Quartiere Frassinetti , Casa Isabella, infine per raggiungere la parrocchia di San Domenico Savio bisogna per forza prendere l’automobile.
Una città vive di connessioni fra persone e luoghi, chiudendole la socialità si spegne, non si sviluppano relazioni, il singolo viene isolato dalla comunità.
Ci si chiede perché questo sia successo. Chi vive nella zona conosce le difficoltà di relazione con RFI, ente proprietario dell’intero parco di Via della Campagna, affidato con una convenzione del 1979 alle cure del Comune di Bologna.
Difficoltà che nascono dal distacco di chi, essendo dedicato alla gestione delle infrastrutture ferroviarie, non considera un problema la chiusura effettuata, forse decisa a kilometri di distanza senza conoscere il contesto in cui ciò avveniva.
D. Immaginiamo che i cittadini abbiano sollecitato il Quartiere ad intervenire?
R. Si abbiamo avuto molte segnalazioni e richieste di soluzione del problema.
Ma in realtà la Presidente di Quartiere si era attivata ancor prima del montaggio dei cancelli, preannunciata da un sopralluogo della ditta che ha eseguito i lavori.
Ma nulla è servita la mail inviata ai referenti RFI in cui si faceva presente che il passaggio era inserito nella convenzione del 1979 di urbanizzazione dell’area. Il passaggio chiuso fra l’altro è parte integrante del progetto di POTENZIAMENTO DEL SISTEMA TANGENZIALE DI BOLOGNA TRA BORGO PANIGALE E SAN LAZZARO DI SAVENA. Per tramite di questo tratto si realizza il collegamento fra la via Emanuel e il parco dell’Arboreto: senza questo elemento salta una delle opere di mitigazione più importanti del passante di nuova generazione.
D. Mi pare però che né i cittadini né il Quartiere si siano arresi di fronte a questa situazione.
R. Si in effetti è così, i cittadini hanno costituito il gruppo “Amici di Via della Campagna” ha avviato una raccolta di firme che ha già superato le 500 adesioni.
Io, in qualità di Consigliere di Quartiere, ho depositato in Quartiere una richiesta di accesso agli atti per inquadrare lo stato giuridico del percorso ciclopedonale dalle origini fino al riconoscimento dello stesso nei verbali della conferenza dei servizi del passante di mezzo.
La Presidente Adriana Locascio ha inoltrato una richiesta di convocazione di un tavolo tecnico con tutte le parti interessate per ottenere la riapertura di un percorso vitale per questa parte del quartiere.
Quello che tutti insieme stiamo facendo è per raccontare alle generazioni future la nostra storia cambiando semplicemente l’inizio da
“In fondo a via della Campagna c’era uno stradello...” con questo inizio “In fondo a via della Campagna c’è uno stradello…”.
Speriamo di rivederci presto con novità positive, la redazione, che conosce altre problematiche simili presenti nel nostro territorio e a breve ne racconterà, si augura che la situazione si risolva presto e con risultati positivi per tutti i cittadini. Diamo appuntamento ad Andrea Serra ad un prossimo incontro per raccontarci gli aggiornamenti e i nuovi risultati raggiunti.
A cura di Susi Realti
Foto Andrea Serra