Le cartoline non sono più di moda
Le cartoline illustrate non sono più di moda. Anche sul loro terreno di gioco hanno dovuto subire l’invadente concorrenza di Internet e dello smartphone. Nel tempo necessario per scegliere e acquistare una cartolina, applicarle un francobollo, cercare una buca postale, affidarla ad un postino che provvederà a recapitarla, la nostra foto digitale o il nostro video o il nostro messaggio vocale, avrà già fatto più volte il giro del mondo. E questo è certamente un primato dei nostri attuali mezzi di comunicazione. Ma mentre i nostri files multimediali si accumulano nella memoria del telefonino (da cui difficilmente usciranno più), le vecchie cartoline vivevano un destino diverso: venivano conservate nei cassetti di casa e spesso collezionate per riportare alla memoria persone, luoghi, avvenimenti, vacanze, momenti speciali fermati nel tempo. Per poi terminare i loro giorni magari sul banchetto di un antiquario.
I cittadini del Pilastro in questi giorni hanno rivissuto, questa inconsueta esperienza grazie ad una iniziativa realizzata dalla compagnia teatrale Laminarie che ha oltre 10 anni gestisce il nostro teatro DOM, rinnovando una operazione ben riuscita nel 2020 in cui si dette luogo ad una prima distribuzione di cartoline. L’iniziativa intitolata “Cartoline da un luogo memorabile” ebbe un grande successo. L’attuale nuova distribuzione che conta 5000 cartoline inserite nelle buchette delle lettere. E’ il saluto che Laminarie invia ai suo spettatori rinviandoli a settembre quando inizierà la lavorazione del film-documentario sulla storia e l’attualità del Pilastro. Ma questa è un’altra storia.
testo di Lino Bertone