Gran Premio Auto a Pedali…quanti ricordi
Il 9 e 10 settembre, presso il Parco Commerciale Meraville, si è svolto il Gran Premio Auto a Pedali dell’Emilia Romagna, con l’obiettivo di promuovere sani e corretti stili di vita attraverso lo sport… in un mondo in cui i bambini, sono spesso immersi e persi, nella tecnologia elettronica.
Ascoltate le regole e indossato il casco da bicicletta i fanciulli, suddivisi per età, hanno provato l’ebbrezza di salire su queste macchinine a pedali. Bellissimi giocattoli che ricordano, a noi nonni, le automobili da corsa del passato e hanno permesso ai piccoli piloti di esplorare un nuovo modo di divertimento, all’inebriante velocità di 5 km orari.
Un’opportunità unica, per vivere l’avventura all’aria aperta e godere del puro divertimento senza schermi, assaporando una sensazione di libertà e indipendenza che ha sicuramente stimolato la loro immaginazione e incoraggiato il gioco di ruolo.
Queste macchinine piacciono perché sono elementari, il primo veicolo con volante in cui si applicano le leggi della fisica: se non freni in tempo ti schianti, se non guardi dove vai sbatti.
Ve lo possono raccontare generazioni di bolognesi che, nel primo dopoguerra, hanno fatto almeno un giro sui “grilli”, strani e inconfondibili tricicli a pedali in ferro pesante, dipinti a mano, col sedile e il volante. https://www.giardinimargherita.com/blog/item/16-i-famosi-grilli-dei-giardini-margherita.html
Si dice, che li portò ai Giardini Margherita nel 1951 il Sig. Vanes Capozzi, che occupò prima uno spiazzo del piazzale Jacchia, poi li spostò accanto alla gabbia dei leoni. I bambini lo conoscevano bene, lui dettava le regole: i più piccoli potevano salire con i genitori… quelli che avevano snobbato i tricicli fra i 10 e i 13 anni.
Ultimamente si trovavano poco distante dall’ingresso di via Castiglione e li gestiva il nipote, Davide Brascaglia. Singolare personaggio: un po’ giostraio, un po’ atleta, un po’ pedagogo e biciclettaio che promuoveva gare di tricicli pure lui, su un percorso tracciato con vecchie gomme di auto.
La comparsa di una macchinetta del genere nel cortile di casa, provocava un’eccitazione e un’invidia senza precedenti, e il felice proprietario diventava amico di tutti.
Testo e foto di Licia Deligia