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A CHE PUNTO SIAMO CON IL MERCATO SONATO

Il Blog del Pilastro promuove una serie di articoli per informare i cittadini sullo stato di avanzamento delle principali opere che nei prossimi anni interesseranno il nostro territorio sulla base di notizie fornite dalla Amministrazione Comunale, accompagnate da interviste ai cittadini residenti e alle Associazioni del territorio interessate.

A CHE PUNTO SIAMO CON …. IL MERCATO SONATO

Abbiamo già pubblicato diversi articoli sul Mercato Sonato: sul nuovo Progetto edilizio, sulla esperienza culturale e sociale della Orchestra Senzaspine, sul valore identitario dell’edifico ex Mercato San Donato. Oggi cercheremo di fare il punto incontrando Matteo Parmeggiani, uno dei due direttori dell’orchestra che hanno pensato e creduto nella Associazione Orchestra Senzaspine.

Nei mesi scorsi da comunicati della Amministrazione comunale e da notizie stampa, abbiamo appreso che è stato approvato un progetto per la costruzione di un nuovo edificio in sostituzione dell’ex mercato rionale di San Donato.

D-Facciamo il punto sulla Vostra attività in rapporto allo stato di attuazione del nuovo progetto e sui suoi tempi di attivazione e conclusione. Anzitutto vi chiediamo se eravate stati coinvolti nel processo partecipato sull’assetto dell’ex Mercato san Donato e coinvolti nel processo di definizione del nuovo progetto?

R- Come Associazione Senzaspine, sapevamo da tempo che lo stabile sarebbe stato sottoposto a interventi importanti, di ristrutturazione o ricostruzione, ma non avevamo idea di quale sarebbe stato il progetto finale. Eravamo stati coinvolti sul fatto fossero necessari interventi strutturali. Che venisse poi abbattuto e ricostruito in maniera completamente diversa da come è oggi, l’abbiamo imparato molto più tardi. A progetto già approvato da parte del Comune, qualche mese prima che venisse presentato in pubblico.

Nei colloqui di settembre/ottobre 2022 abbiamo avuto la possibilità di vedere il progetto, ma a quel momento appariva già abbastanza limitata la possibilità di poter intervenire per modificarlo, perché dovevano chiudersi le pratiche per l’approvazione e il Bando pubblico per la sua realizzazione.

Sono stati fatti percorsi partecipativi nel 2017 per identificare, con la volontà del quartiere, come trasformare lo spazio. Noi abbiamo partecipato in prima linea a quei percorsi, dichiarando quali erano le necessità del momento. Nei cinque anni successivi però, le necessità sono cambiate, i 3 progetti principali di Senzaspine, ovvero l’orchestra, il Mercato Sonato e la Scuola di musica, sono talmente cresciuti da rendere il progetto non più in linea, in quanto basato, allo stesso dire dei progettisti, su necessità emerse nel 2017 e non più attuali. È nel successivo arco temporale, necessario alla realizzazione della decisione già condivisa con i cittadini che è emerso il problema della mancanza di continuità del percorso partecipativo iniziale.

C’è un dialogo aperto con l’Amministrazione pubblica, con il Sindaco e con la delegata alla cultura Di Gioia per capire come muoversi per non dimenticare la storia di questo spazio. Abbiamo chiesto di intervenire sulla nuova struttura per mantenere qualcosa di questo spazio e della nostra attività. Se si riesce, per esempio, si potrebbe mantenere,  parte della attuale facciata, o quanto altro per non perderne l’identità . Da quello che abbiamo capito è il massimo a cui possiamo ambire.

Gli spazi interni, sarebbero adeguati per le aule, gli uffici e i laboratori. Occorrerebbe però lavorare per reperire una sala più ampia per capienza ed altezza: quella prevista è più o meno la metà di quello che serve. È un seminterrato interrato col soffitto abbastanza basso, che non riuscirà a soddisfare l’attività concertistica soprattutto per le prove di tutta l’orchestra. Inoltre mancherà la possibilità di offrire gratis, come succede adesso, l’ascolto dell’opera finita al pubblico.

Da quello che abbiamo capito, il progetto non prevede il mantenimento di questa ultima attività e non c’è molta possibilità di cambiare, tuttavia è una ipotesi che ci piacerebbe venisse ulteriormente presa in considerazione.

D- Come è stata commentata la notizia della dismissione della attività dai cittadini della zona ed in particolare da quanti nel Quartiere e nella città usufruivano facciamo il punto sulle attività ospitabili dal nuovo edificio della Vs attività?  Avete informazioni sui tempi dell’avvio del nuovo cantiere e sulla possibilità di dare continuità in loco ai corsi iniziati o di proseguirla altrove?

R- Fra l’utenza c’è stupore, preoccupazione e incertezza, ma anche tanta curiosità. Non si aspettavano la demolizione e la ricostruzione con parametri completamenti diversi. La amministrazione ci ha fatto sapere che, con un restauro, non sarebbe stato possibile rispettare i parametri richiesti anche dal PNRR in merito a questioni strutturali, antisismiche e di efficientamento energetico. Le persone interne alla nostra comunità, i lavoratori hanno l’esigenza di sapere se il progetto Senzaspine e Mercato Sonato, se pur sotto altra forma continueranno anche altrove. Come i fruitori dei servizi che noi offriamo. L’orchestra Senzaspine ha un bacino di circa 500 musicisti, la Scuola di Musica circa 400 bambini, e il Mercato Sonato ha circa 8500 soci.

Stiamo cercando di calmare le preoccupazioni dichiarando che c’è un dialogo con l’amministrazione per uno spazio alternativo che ci consentirà di proseguire tutte le nostre attività. Il Comune ci ha indicato uno spazio alternativo e stiamo lavorando con l’Amministrazione per fare in modo di concretizzarlo. Il posto è in Quartiere, in zona San Donato. Dobbiamo ancora accordarci su alcuni aspetti, soprattutto economici. I tempi certi non ci sono al momento. Dovevamo andarcene a luglio poi è stato spostato a ottobre adesso siamo certi di rimanere fino a dicembre. Vedremo il 2024, cosa ci porterà. Abbiamo chiesto al Comune di rimanere finché è possibile ma soprattutto di sapere con anticipo cosa succederà, per riuscire a fare un trasloco in maniera umana.

D- Il progetto approvato prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato con spazi organizzati su 3 livelli: il piano interrato, con l’area ristoro/bar e due sale polivalenti, il piano terra con una terza sala polivalente circondata da spazi dedicati alla musica mentre al primo piano, ci saranno spazi per attività laboratoriali e coworking. Infine è prevista un’area esterna utilizzabile come spazio per esibizioni con una gradinata per spettatori. A vostro giudizio i nuovi spazi polifunzionali rendono ancora ragionevolmente e tecnicamente possibile lo svolgimento delle precedenti attività della Orchestra Senzaspine?

R- Dal dialogo che abbiamo avuto col Comune ci conferma che il progetto non è intoccabile e la divisione degli spazi interni si può modificare, purché non intervenga sulle strutture portanti centrali e quindi difficilmente sarà realizzabile una struttura con la dimensione della sala attuale. La sala progettata quindi non è dimensionata per ospitare una parte delle attività che facciamo adesso. Si dovrebbe quindi decidere di intervenire sulla struttura portante dell’edificio.

Il nostro obiettivo finale sarebbe quello di avere in gestione l’intero stabile a disposizione insieme a una cordata di associazioni conformi all’attività di Senza Spine. Ci siamo immaginati al primo piano gli uffici e alcuni laboratori a pianoterra le aule della scuola e nel seminterrato le esibizioni live, i concerti eccetera.

D- A marzo scorso il Sindaco riferendosi al Mercato Sonato e alla Orchestra Senzaspine, ha dichiarato «Troveremo a breve uno spazio per questa splendida esperienza. Terremo conto di quanto non ha funzionato nella cura delle relazioni con la comunità. Il nostro compito come Amministrazione non è certo quello di inaridire il fermento, ma di accompagnarlo al meglio” 

Aggiungendo nel merito che oltre ad individuare un nuovo spazio per le attività del Mercato Sonato in tempi rapidi, prima dell’inizio dei lavori della nuova struttura, promuoveremo insieme all’associazione un ulteriore confronto con i cittadini per condividere il percorso e fare in modo che la realizzazione del nuovo edificio risponda ai bisogni dei cittadini e rappresenti appieno un’opportunità per tutto il quartiere.

D -Facciamo il punto sul coinvolgimento della vostra Associazione su questi impegni assunti dalla Amministrazione Comunale in merito alla apertura del citato confronto con i cittadini:

R – Sicuramente il dialogo è in corso ma al momento attuale non siamo a conoscenza che il Comune stia organizzando altri percorsi con cittadini, per ridiscutere gli spazi e attività.

Di certo noi vorremmo che prima dell’abbattimento del Mercato, venisse fatto un percorso, insieme al Comune e ai cittadini, che racconti e ripercorra la sua incredibile storia, al fine di onorarne la memoria.

Testo a cura di Maurizio Sani

Foto di Senzaspine

 

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