Abitare il Pilastro

Se viene a nevicare? Piano freddo 2023-24

 

Anche quest’anno il freddo è, finalmente, arrivato. E mentre tutti si destreggiano tra valvole del termosifone disobbedienti ai comandi, timer di riscaldamento da programmare e bollette del riscaldamento da urlo (in questi giorni stanno arrivando in molti condomini i  preventivi riscaldamento per il prossimo inverno!) ci dimentichiamo che esistono molte persone che questi problemi non li hanno proprio. Sono le persone che non hanno una casa e chi vive in condizioni e soluzioni precarie e non riscaldate.

Il comune di Bologna, come di molte città italiane (il problema dei senza tetto non è solo a Bologna) anche quest’anno ha pubblicato un piano freddo .

Le segnalazioni dei cittadini
Oltre alle associazioni di volontariato, anche i singoli cittadini possono collaborare con gli operatori del Piano Freddo segnalando eventuali situazioni di disagio in strada alla casella di posta elettronica instrada@piazzagrande.it gestita dagli operatori di Città Prossima-Help Center.
Non si tratta di un servizio di pronto intervento ma di uno strumento di monitoraggio,
partecipazione e condivisione con i cittadini.

Ecco il testo completo:

“Dall’1 dicembre parte il Piano Freddo con cui il Comune di Bologna, nei mesi invernali e fino al 31 marzo 2024, assicura la possibilità di accoglienza notturna alle persone senza dimora.

Il Piano Freddo 2023-2024, predisposto dal Comune, è attuato da Asp Città di Bologna in collaborazione con il Consorzio l’Arcolaio e con le cooperative sociali consorziate Piazza Grande, Società Dolce, Open Group, La Piccola Carovana.
Il numero di posti per rafforzare l’accoglienza durante l’inverno è di 247 (238 quelli messi a disposizione lo scorso anno), che si sommano all’accoglienza ordinaria che Bologna mette a
disposizione durante tutti i mesi dell’anno, per un numero complessivo di circa 550 posti.

Le accoglienze avvengono all’interno delle strutture pubbliche della rete cittadina del contrasto alla grave emarginazione adulta, a cui si affiancano ulteriori 50 posti, organizzati in una decina di accoglienze, diffuse in città e in alcuni comuni della prima cintura metropolitana, proposte e attuate da realtà associative e da realtà parrocchiali, queste ultime coordinate da Caritas Diocesana. Un di più di accoglienza comunitaria, che negli ultimi anni ha caratterizzato l’esperienza bolognese, implementando la già importante rete di strutture e risposte pubbliche.

Nel periodo di attivazione del Piano Freddo verrà assicurata l’accoglienza notturna delle persone senza dimora dalle 19 alle 9 del mattino seguente. Mentre di giorno è garantito, per chi lo desidera, un riparo nella fascia oraria 9 -19 nelle sedi dei tre Laboratori di comunità (Lab E20, Happy Center, BelleTrame).

Prosegue anche l’esperienza della struttura di via Fantoni, aperta 24 ore su 24, con l’obiettivo di dare risposta ai bisogni di lavoratori senza dimora poveri, precari o con turni serali/notturni, che necessitano di riposo durante le ore diurne.
Altri posti, nella rete delle accoglienze diffuse, saranno inoltre dedicati all’accoglienza e al riposo diurno dei lavoratori impegnati in orario notturno.

Il Piano Freddo prevede, oltre al potenziamento dei posti letto, l’intensificarsi delle attività delle unità di strada che effettuano un importantissimo lavoro di prossimità in strada nei luoghi maggiormente caratterizzati dalla presenza di persone senza dimora. Alle uscite in strada che ordinariamente vengono svolte dalle unità di strada durante tutto l’anno, si aggiunge un’ulteriore uscita settimanale, dando così una più ampia copertura al servizio e garantendo una presenza ogni giorno della settimana.

Numerosi inoltre sono i servizi messi a disposizione dal volontariato cittadino, coordinato da Asp Città di Bologna, come la distribuzione di coperte, sacchi a pelo, bevande calde e generi di conforto, a cui si aggiunge l’offerta di pasti presso le strutture di accoglienza.

Come si viene accolti
Anche quest’anno per essere accolti non ci si presenta direttamente nelle strutture.
Gli invii vengono effettuati dalle unità di strada pubbliche, coordinate dallo sportello mobile di Città Prossima-Help Center.
Le uscite degli operatori sono effettuate in orario prevalentemente pomeridiano/serale con l’obiettivo di intercettare in maniera capillare ed efficace le persone che vivono in strada.
Il contatto può avvenire sia direttamente nei luoghi in cui si trovano le persone senza dimora, sia attraverso una chiamata allo sportello mobile di Città Prossima-Help Center, a cui segue un incontro in strada con l’obiettivo di rispondere in tempi brevi alle necessità evidenziate dalle
persone.

“Anche quest’anno la nostra Amministrazione conferma il suo impegno per l’accoglienza e il sostegno delle persone senza dimora che vivono in strada, sottolinea Luca Rizzo Nervo, Assessore welfare e salute del Comune di Bologna -Un impegno costante, che dura tutto l’anno, e che ogni inverno rafforziamo mettendo a disposizione posti letto aggiuntivi, e attivando ulteriori servizi a sostegno dei più fragili. Uno sforzo reso possibile grazie all’impegno delle istituzioni pubbliche, dei gestori dei servizi e anche grazie all’importantissima collaborazione con una rete di oltre 30 realtà, tra gruppi, associazioni e organizzazioni di volontariato, e ai tanti cittadini e cittadine, che attraverso l’email dedicata, ci aiutano a intercettare situazioni di particolare fragilità. Un’idea di accoglienza diffusa e comunitaria che vogliamo e dobbiamo sempre più rafforzare di fronte alle situazioni di povertà ed emarginazione sociale che ogni giorno incontriamo.”

Testo di Ingrid Negroni

Foto del Comune di Bologna e di Bologna Today

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