Culturamigrazioni

Loveth Kingsley, la ragazza che viene dal mare

 

Stazione centrale di Bologna ore 16:

Loveth Kingsley, autrice del libro  “La ragazza del mare”, è arrivata da Torino e ho avuto l’onore di andarla a prendere per accompagnarla alla Biblioteca Spina dove terrà la conferenza di presentazione del suo libro autobiografico.
Mentre percorriamo il tragitto in auto dalla stazione, guardo questa bella e giovane ragazza, comunicativa e gentile. Quattro chiacchiera, “Come si sta a Torino? Come ti trovi?” “Bene, certo Mi sono ambientata, certo il clima non è dei migliori.
Ha 23 anni, vive e studia a Torino. È arrivata in Italia a 16 anni, dalla Nigeria, su un gommone, come tanti.
“A che ora sei partita? Hai pranzato?”
Alle 12. No, non ho pranzato, ma non è un problema!
Mi commuove sapere che è venuta apposta da Torino per noi, per la conferenza; ancor di più mi stupisco quando mi dice che non si tratterrà a Bologna ma  che ripartirà la stasera,alle 21, perché “non può perdere la scuola, domani!

ore 18, biblioteca Spina-presentazione del libro
C’è gente per questo evento, la saletta  è piena, soprattutto donne.
Lungo le pareti della biblioteca sono esposte le foto e i pannelli della mostra temporanea “Ieri oggi, mai più.” Foto e quadretti di migrazione, salvataggi, naufragi, curata da SOS Mediterraneè e dal Gruppo Salvagente di Bologna
Una storia eterna, quella della migrazione.
Una storia recente, quella delle stragi del Mediterraneo
Una storia che fa male ma che dobbiamo conoscere e ricordare.
Loveth è seduta tra coloro che parleranno e racconta la sua storia, con coraggio e forza.
Perché venir via dalla Nigeria? Per evitare una storia di un futuro già scritta e senza possibilità di scelta: matrimonio, maternità, no studio.

“No, non era la storia che lei voleva. Aveva solo 15 anni. La promessa, l’imbroglio del solito adescatore gentile: “Parti e vedrai, farai la baby sitter, potrai studiare…” Il viaggio, il mare, la paura “Dio, aiutami. Farò tutto quello che mi mostrerai nella tua infinita generosità, ma ora salvami ti prego. Non posso morire così.”

La sala tace mentre lei legge brani del libro. È un silenzio tombale. Sono parole che non si possono ascoltare indifferentemente, facendole scivolare addosso. Se poi sai che raccontano una  storia vera (di quella della ragazza che hai di fronte) l’esperienza è veramente forte.
“Perché hai scelto di scrivere questo pezzo della tua vita? hai fatto fatica emotivamente? “Scrivere in prima persona è stata una scelta?”
“Si certo, ho fatto fatica. Ricordare certe esperienze significa riviverle. Siamo in  tanti e tante che hanno vissuto esperienze simili alla mia, ma narrarla e condividerla è molto difficile. Proprio per questo ho voluto  scrivere e mi sono impegnata. Ho scelto di scrivere in prima persona perché è la scelta più opportuna: è la storia mia, vera!”

Loveth risponde a tutte le domande. Colpisce la sua modestia e la sua forza al tempo stesso. Il suo linguaggio è fluente e non si riconosce il suo essere straniera; ha una ricchezza lessicale che farebbe invidia a molti. Parla di futuro, di voglia di studiare, di andare all’Università. Per lei, come per molti che non hanno avuto la possibilità di studiare come opportunità scontata, ma se lo sono dovuto conquistare, impegnarsi è ovvio e naturale.

Riconosce e ringrazia degli aiuti ricevuti in Italia e, d’altra parte, racconta delle tante discriminazioni razziste subite, in primis la difficoltà di cercare casa perché “quando vedono che non sei italiana, l’offerta di una casa svanisce.

Due ore scorrono veloci, le copie del suo libro finiscono in un attimo.
È già ora di tornare in stazione, alle 21 c’è il nuovo treno per Torino.
Un toast al volo, molti ringraziamenti e un sincero  invito a tornare a Bologna, al Pilastro, magari
Buon tutto Loveth, buona vita!!

Ricordo che la mostra ” Ieri , oggi, mai più” di SOS Mediterraneè e dell’associazione “il Salvagente” di Bologna sarà esposta alla Biblioteca Spina fino al 20 febbraio.
Il libro “La ragazza del mare” si trova ora, oltre che alla Biblioteca Spina, anche alla Biblioteca delle donne, alla Coop Ambasciatori di Via Orefici, nella Biblioteca Digitale e negli store on line.

Ingrid Negroni

Calendario attività

Verified by MonsterInsights