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Intervista alla Prof.ssa Massaro, dirigente scolastica IC11

Abbiamo incontrato la professoressa Filomena Massaro, (neo) dirigente scolastica reggente da pochi mesi all’Istituto Comprensivo 11, molto gentile ed interessata al rapporto con il nostro blog da lei conosciuto ed apprezzato.
Filomena Massaro conosce il nostro rione, nel territorio dell’IC 11, dal 2015 al 2020 è stata per 5 anni dirigente scolastico reggente. In quell’epoca, ci dice, l’Istituto comprensivo era una somma di 7 plessi scolastici, che nel tempo grazie ad un intenso lavoro con un buon gruppo di docenti si è gradualmente compattato pur con le sue diverse peculiarità.
L’istituto comprensivo 11 è molto vivo e curato, molto attento agli aspetti interculturali, per cui vale la pena di raccontarlo. E raccontarlo ad un blog del nostro territorio è molto positivo.
Questo è stato il rincuorante inizio dell’intervista alla dirigente scolastica Filomena Massaro.

D. Quali sono le attività presenti in questo periodo dell’anno scolastico?
R. Il Festival del cinema, partito dalle scuole Don Minzoni, e oggi seguito da tutti ii plessi, dall’infanzia alla secondaria. In questa interessante attività, durante l’anno vengono visti film legati ad un tema e poi commentati dalle classi. La parte iniziale dell’attività si svolge insieme è alla multisala “The Space Cinema Bologna”, mentre il momento finale, quando attraverso i punteggi ricevuti vengono premiati i film più apprezzati, si svolge al cinema Lumière della Cineteca di Bologna. La Festa della lettura, che sarà all’ Arboreto il 19 aprile, inizialmente delle tre primarie e ora evento che coinvolge tutto l’Istituto, vede la collaborazione della Direttrice della biblioteca Spina Ilaria Bortolotti e della Casa di Quartiere Cà Solare. Entrambe queste iniziative sono molto gradite dai bambini e dalle bambine, post Covid è il primo anno che possiamo definire, nel senso di liberi dall’ incubo della pandemia.

D. Come sta andando il post pandemia?
R. Gli effetti dei due anni di Covid e lockdown, doveroso isolamento precauzionale, si sentono, sia sul piano degli apprendimenti, sia sul piano della relazione tra pari, dello stare a scuola e tornare a stare insieme, soprattutto nei preadolescenti 11-14 anni. Si sente maggiore ansia e fatica nel contatto diretto con gli altri.
La fatica di comunicazione c’è sempre stata, i social creano relazioni fittizie, solitudine e alimentano l’isolamento e la difficoltà a stare con gli altri. Sono tutti problemi che c’erano anche prima ma si stanno acuendo.
D. Quali provvedimenti avete adottato per affrontare questi problemi?
R. Abbiamo attivato un “rinforzo” dello sportello psicologico e abbiamo ripreso le uscite. Usciamo tantissimo, più che nel pre-covid. Le scuole Saffi hanno organizzato in tutte le classi viaggi di istruzione interessanti.
D. Come vanno le iscrizioni nelle scuole del rione Pilastro?
R. Le scuole Saffi, le più problematiche un tempo rispetto alle iscrizioni, sono molto cresciute; con un forte impegno e lavoro di tutti gli operatori. Ora il periodo critico è stato superato e le iscrizioni sono aumentate, le classi sono più
equilibrate, è stata creata una terza sezione, si iscrivono alunni provenienti anche da altre primarie, oltre alle scuole di riferimento Romagnoli.
Nei plessi si va in viaggio di istruzione tutti insieme, gli alunni con difficoltà economiche sono aiutati dalla scuola e hanno la possibilità di un supporto economico integrativo.

D. Quindi l’offerta formativa delle scuole medie Saffi è stata potenziata?
R. Si è stata molto potenziata, ci sono laboratori con LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) e Smart TV, acquistate con fondi statali, europei e anche con il contributo dei genitori. Chiaramente i contributi sono talvolta molto simbolici ma comunque utili.
Trattiamo poi il tema dei social, che riteniamo debba essere affrontato dalla scuola, non ignorato. Riteniamo sia necessario accompagnare i ragazzi ad un utilizzo più responsabile di questi strumenti.
D. Come sta procedendo l’integrazione multiculturale, considerata la forte presenza di stranieri?
Siamo molto attenti al tema dell’integrazione multiculturale.
Ad esempio, da anni nel periodo del Ramadan, in accordo con le famiglie che lo osservano (non tutte le famiglie fanno applicare il ramadan ai bambini, soprattutto delle elementari) i bimbi vengono ritirati da scuola dai famigliari nel momento del pranzo e riaccompagnati a scuola al termine della pausa pranzo.
Stiamo facendo incontri alle Scuole Saffi sullo “ius soli” e ci sono progetti di valore interculturale anche per gli adulti (con corsi di lingua italiana).
Si può aiutare l’integrazione in tanti modi, anche una sperimentazione che partirà a breve come il pedibus può realizzarsi tenendo conto anche di questo aspetto. (Il pedibus è un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila. Già usato in altre scuole di Bologna e non solo NdR).

C’è stato un incontro con il comitato dei genitori delle Romagnoli, il “pedibus” si farà, i genitori interessati erano oltre 25, prevedendo il positivo e virtuoso coinvolgimento di alcune mamme non italofone per accompagnare i gruppetti di bimbi.

Nel ringraziare la professoressa Massaro le anticipiamo che, considerata anche la sua gentile disponibilità, le faremo altre interviste per avere con le scuole del nostro rione un rapporto sempre più stretto e tenere più
informati i cittadini.

Intervista a cura di I. Negroni e S. Realti

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