poesiaScuole del Pilastro

Tutti in prima, è il 15 settembre

Dietro quelle mascherine, ci sono bambini e bambine,
ma io quel bimbo non lo riconosco,
non mi ricordo neanche l’ultima volta che l’ho visto!

Tesoro, non lo vedi da febbraio, fin dal primo focolaio,
quando ancora andavate alla scuola materna,
ora invece avete la cartella.

Mamma ma perché il mio zaino non lo posso portare?
Tesoro, perché è talmente grande che nel sacchetto non ci può stare.
Te l’ho spiegato che zaino merenda e astuccio vanno in un sacchetto,
ognuno al proprio posto.

E se a un mio amico manca il temperino?
Lo aiuta la maestra e tu fagli l’occhiolino!
E se un mio amico vuole un pezzo del mio panino?
Tesoro non si può, pazienta un pochino.

All’ingresso tutti in fila, la maestra ha il suo elenco:
tu di qua e tu di là,
mamma sono in prima B o in prima A?

Prima di entrare, ci si disinfetta le mani,
poi tutti seduti, piccini come i 7 nani.

La maestra poi gli fa cambiare mascherina,
così ne hanno una pulita ogni mattina.

E via ad imparare, leggere, scrivere, anche studiare!

Per poi rincorrersi in giardino e inventarsi nuove avventure,
il distanziamento non è certo per queste creature.

E quindi a ricreazione tutti fuori con la mascherina,
che a volte stringe e a volte puzza,
ma comunque a tutti fa una faccia buffa!

Ognuno qui deve metterci del  suo:
famiglie, insegnanti e collaboratori,
altrimenti non ne saltiamo fuori.

L’importante è stare insieme ed imparare,
cosa che a casa è difficile fare.

Perciò:  la fatica è tanta,
stringiamo i denti e gambe in spalla!

Foto e testo di Alessianeva Marino

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