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L’Addio Silenzioso di un Vecchio Rapace

Il Ritrovamento del Gufo che Ha Vissuto una Vita Lunga e Piena di Mistero

Una vera e propria sorpresa per Olav, attento volontario della comunità Pilastro vecchio, che passeggiando con il suo cane nel Parco dell’Arboreto vicino alla Casa di Quartiere Ca’ Solare ha trovato casualmente un gufo morto… accarezzato da un raggio di sole.

Olav ha subito chiamato Susi, volontaria di Cittadinanza attiva a Ca’ Solare e, insieme, hanno informato il Quartiere e le Guardie Ecologiche. Nell’attesa, e seguendo i consigli delle istituzioni e gli accorgimenti dell’efficientissima veterinaria dell’Asl, la dott.ssa Patrizia Sticca che è arrivata di corsa, hanno portato la carcassa in un luogo al coperto e al riparo dai predatori.

Il ritrovamento di un gufo morto, in particolare un Gufo comune (Asio otus) può essere una notizia triste. Tuttavia, la buona notizia è che il vecchio gufo è morto di vecchiaia! Secondo la diagnosi dell’ASL, non sono stati rilevati virus dell’influenza aviaria o altri agenti infettivi. È un lieto fine, reso possibile grazie al tempestivo e competente intervento delle istituzioni, che hanno risposto prontamente alle preoccupazioni dei cittadini, attenti alle problematiche ambientali sia per la fauna che per la flora.

È consolante sapere che il gufo ha vissuto una lunga e buona vita. Questo ritrovamento è diventato l’occasione per cercare preziose informazioni su come avrebbe potuto trascorrere la sua esistenza.

Il gufo, considerato una creatura magica figlia della notte, si muove e vola in silenzio. È una delle creature più antiche del mondo. Si sveglia quando tutti dormono e con i suoi occhi gialli come il sole, vola tra i rami alla ricerca di cibo. A lui basta un filo di luce per scrutare le tenebre, vedere i contorni e notarne le forme. Il suo canto notturno accompagna miti e credenze popolari da secoli. La sua figura silenziosa influenza il nostro immaginario ed è citata nelle fiabe, nell’arte, nei romanzi e persino al cinema.

L’immagine di un “gufo” si trova perfino tra le stelle, è visibile nel cielo nella costellazione dell’Orsa Maggiore. Lassù, lontano anni luce, esiste un gruppo di stelle soprannominato “Nebulosa Gufo” per la forma particolare con cui gli astri formano una testa tonda con due macchie scure al centro, simili a due piccoli occhi di rapace.

Per gli indiani d’America, il gufo proteggeva gli uomini durante la notte e, viaggiando nell’oscurità, era il messaggero del mondo dei defunti. Nella tradizione degli aborigeni dell’Australia meridionale rappresenta lo spirito femminile e per questo è rispettato e protetto. Il caratteristico piumaggio a forma di “occhiali” sulla testa ha contribuito ad accrescere il mito del gufo come simbolo di saggezza e conoscenza. Nelle fiabe classiche è spesso raffigurato come un animale saggio, che offre buoni consigli e aiuta l’eroe a risolvere i problemi.

Il gufo compare in molti cartoni animati: nella “Spada nella Roccia” troviamo il gufo permaloso Anacleto, l’aiutante del Mago Merlino. In “Bambi”, Amico Gufo è il consigliere saggio e misterioso degli animali del bosco. Nelle avventure di “Winnie the Pooh”, il gufo Owl parla in modo pomposo, usando parole complesse, anche se a volte non riesce a spiegarsi bene. Tuttavia è in “Harry Potter” che l’universo dei rapaci notturni trova la sua totale e definitiva riscossa, la tradizionale considerazione dei gufi come animali iettatori viene spazzata via, tanto che diventano addirittura uccelli portafortuna.

Non dobbiamo però dimenticare che il gufo ha un ruolo fondamentale nell’ecosistema a cui appartiene. Offre un involontario aiuto decisivo nel controllo del numero di piccioni, topi e ratti, e rappresenta un tesoro di biodiversità che va protetto e tutelato.

A te, Vecchio Gufo, che hai vissuto e vegliato sul nostro Parco, misteriosa e meravigliosa creatura della notte… io ti auguro un buon viaggio! 🦉✨

testo di Licia Deligia

Foto di Susi Realti

 

 

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