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E’ morto Roberto Laffi: una persona seria, arguta, intelligente

Il funerale di Roberto Laffi si terrà mercoledì 11 aprile alle ore 15
presso la Casa di Riposo Virgo Fidelis via Dino Campana 57

Con Roberto Laffi perdiamo una persona di grande spessore umano e istituzionale, che ha governato il Quartiere San Donato con lungimiranza e determinazione, contribuendo al suo sviluppo e al progresso sociale della comunità. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, ho potuto confrontarmi con lui su molti temi e mi dava preziosi consigli.
Da Presidente di Quartiere, Roberto è stato un instancabile promotore del dialogo tra visioni politiche opposte, in un periodo storico caratterizzato da fortissime contrapposizioni ideologiche. Roberto sapeva guardare oltre l’interesse di parte per il bene superiore della collettività, e grazie alla sua autorevolezza sono stati realizzati importanti progetti condivisi tra la maggioranza e l’opposizione, che nei suoi riguardi nutriva profonda stima. Questo lo commuoveva e lo riempiva d’orgoglio. Ha voluto bene al suo Quartiere, e i cittadini lo hanno ricambiato.
Ricordo di Simone Borsari

Una triste notizia: l’amico e uomo di sinistra da una vita, Roberto Laffi ci ha lasciato. Il Partito Democratico perde un attivista che lo ha onorato con il suo esempio. Il suo curriculum è ampio e, come ex Presidente di Quartiere, immagino che anche istituzionalmente sará sempre ricordato.
Ricordo di Susi Realti

Roberto Laffi abitava al Pilastro dal 1978. Abitava anche prima in San Donato, era un militante molto attivo nel Partito Comunista Italiano. Socio di una cooperativa di abitazione, colse l’occasione di comprare casa a riscatto al Pilastro, per dare il proprio contributo a quello che allora chiamammo il riequilibrio sociale del rione. Lavorava come operaio a Zola Predosa e ricordo che gli pesava molto perdere tutto quel tempo nel traffico per arrivare dall’altra parte della città. Era un uomo schivo, modesto, che dedicava tanto tempo al suo partito, a studiare e prepararsi per dare il proprio contributo, per trasferire la cultura operaia ai più giovani e ai tanti studenti che in quel periodo si iscrissero al partito di Enrico Berlinguer.
Era un uomo dai modi dolci, posato, disponibile a spiegare le proprie posizioni anche a chi aveva idee e pratiche politiche differenti e “poco ortodosse”. Ricordo le sue risposte alle mie impazienze di femminista, troppo stretta nel centralismo democratico, ricordo l’equilibrio quando ricoprì l’incarico di Presidente del Quartiere San Donato, sia verso le forze politiche di minoranza, sia con i giovani (pur nel clima rovente del ’77 in cui subì minacce). Sempre calmo, con grande fermezza difese le istanze del Quartiere San Donato, chiedendo ai suoi compagni della Giunta Comunale più attenzione e investimenti.
Era molto attento alla democrazia reale, alla partecipazione, al confronto vero, all’unità; non conosco nessun momento in cui sia stato fazioso o offensivo verso qualcuno, pur avendo principi ed idee molto forti e radicate.
Negli ultimi anni si ammalò di Alzheimer; da allora ne ho sentito la mancanza.
Ricordo di Claudia Boattini

Oltre a tante altre cose, Roberto, il compagno Laffi Roberto, è stato presidente del Quartiere San Donato negli anni ’80 del secolo scorso, anni decisivi per l’insediamento del “villaggio Pilastro” come oggi lo conosciamo. A nome mio e di tutto il Partito Democratico ci stringiamo a Natalina ed a tutti i suoi cari nel dolore per la scomparsa, e nell’impegno a proseguire nella strada difficile della ricerca di una società più equa e giusta di quella che siamo fin qui riusciti a costruire.
Ricordo di Vilmer Poletti Segretario del Circolo PD del  Pilastro.

 

Alla moglie Natalina Bernardoni e al figlio Enrico le più sentite condoglianze di tutta la Redazione del blog pilastrobologna.it

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