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La fase 2 degli orti

E’ passato quasi un mese da quando  gli orti di Via Salgari e agli orti della Fattoria Urbana sono tornati frequentabili.

Come sta andando la fase 2 per gli orti del nostro territorio?
Su questo argomento mi confronto con  Patrizia Preti, Presidente dell’Associazione Orti di Via Salgari, il più grande complesso ortivo cittadino,

Patrizia Preti: “La fase due degli orti sta andando complessivamente bene.
Gli orti, fortunatamente sono spazi aperti e le regole previste per il distanziamento delle persone sono in generale rispettate dagli ortolani

Redazione: “Quali sono queste regole? Come vi siete organizzati  per la riapertura?”

Patrizia Preti: “La riorganizzazione è stata semplice. Ogni ortolano può  accedere al proprio orto a giorni alterni o il mattino o il pomeriggio, domenica inclusa.
Questo permette di ridurre e regolare le presenze, ottenendo senza difficoltà il  distanziamento previsto dalle attuali normative.
Inoltre è obbligatorio l’uso della mascherina.”

Redazione:“Ci sono difficoltà per gli ortolani?”
Patrizia Preti: “Tutti stiamo vivendo un periodo particolare, ortolani compresi!
Marzo ed aprile, i mesi in cui gli orti sono stati chiusi, sono mesi importanti per l’attività orticola. Si prepara il terreno e si iniziano le semine. E’ ovvio che quest’ anno ci siano stati dei ritardi ed ora ci sia molto lavoro da fare.
Inoltre va detto che per molti l’attività sul campo si accompagna a forme di socializzazione….una chiacchiera, un consiglio su una pianta, una merenda condivisa e, perché no? una partita a carte a fine vangatura …
Insomma, insieme all’insalata e alle zucchine, negli orti vengono coltivate anche le relazioni sociali.

Tutto ciò era molto bello e positivo, e speriamo possa riprendere quanto prima, ma attualmente non è ammesso, e questo richiede adattamento nel modo di vivere l’orto.
Inoltre è previsto che su uno stesso orto si lavori individualmente. Molti lavoravano con un parente o un amico, e bisogna prestare attenzione affinchè questa regola sia rispettata.

Insomma, per gli orti, come per tutto il resto, bisogna sforzarsi di trovare e inventare modalità diverse da prima da poter vivere in questo periodo.
Resta il grande piacere di essere di nuovo in mezzo alla verdura e alla terra e, cosa di  non di secondaria importanza, per molti vicini alla propria abitazione.”

Ringrazio Patrizia Preti per il suo contributo.
Aggiungo che che quanto raccontato per gli orti di Via Salgari possa essere assolutamente valido anche per la Fattoria Urbana, dove si trova l’orto da me coltivato

testo e foto di Ingrid Negroni ;
foto orti FattoriaUrbana

 

 

 

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