Abitare il PilastroIn primo piano

“La violenza sulle ragazzine è più frequente di quanto si pensi”

Quando c’ è una crisi sanitaria si consultano gli epidemiologi; quando c’ è un evento climatico eccezionale si consultano i metereologi. Essendo accaduto un grave episodio di violenza sessuale ai danni di una dodicenne nel nostro territorio mi è sembrato utile consultare la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, dove operatrici competenti e sensibili si occupano proprio di questi problemi.

Redazione: “Cosa pensa di quanto avvenuto al Pilastro di recente, dove è stata violentata una dodicenne?”
Elsa: “Ciò che è avvenuto è sicuramente grave, come lo è ogni violenza, ma purtroppo, sono i dati a dircelo, quello della violenza sulle ragazzine è un evento più frequente di quanto si pensi.
Le ragazzine sono, al di là delle apparenze, facilmente ricattabili ed adescabili. Sono ingenue ed inesperte.
 Le violenze avvengono in ogni contesto.

Redazione : “Cosa pensa dello stupratore?
Elsa: “La  prima cosa che mi viene da dire è che è necessario allontanarlo definitivamente dal luogo dove vive la vittima. A volte, scontata la pena, che non è sempre lunghissima, capita che gli stupratori ritornino a casa propria e le vittime li rivedano e rientrino in contatto con loro per motivi di vicinato. Ciò è evidentemente controproducente perché riapre le ferite.
In seconda istanza, il colpevole era-a quanto pare recidivo ed ha una figlia dell’ età della bambina violentata.
E’ necessario proteggere fisicamente la figlia sia psicologicamente che fisicamente.

Redazione: “Cosa pensa della reazione dei genitori(o del padre? ) della bambina. Messi insieme alcuni amici e parenti hanno affrontato direttamente e fisicamente il violentatore, colpendolo fino a che non è arrivata la polizia a fermarli.
Elsa: “Bè, sicuramente la reazione di rabbia e sdegno ci sta per un padre che impara cosa è stato fatto alla figlia. Pensare a una “lezione/vendetta” di gruppo è una reazione tipicamente maschile che risponde alla rabbia dei maschi e non ai bisogni della vittima che va protetta e soprattutto compresa e rassicurata.
Però reazioni di questo tipo, del farsi giustizia da soli, del restituire parte della violenza che è stata inflitta ad una nostra cara, sono assolutamente controproducenti.
Lo picchio così sta capito! Lo picchio così capisce con chi ha a che fare!
Non è così!!!
Fanno più male alla vittima che ha bisogno di protezione, rischiano di mettere nei guai colui che ha provato a farsi giustizia da sé e infine sono inefficaci.
Il violentatore ancorchè picchiato fisicamente, non modifica il suo comportamento.
Lo dice la statistica.
In un caso di questo tipo bisogna rivolgersi alle forze dell’ ordine, che ritirino quest’ uomo dalla collettività”.

Redazione: “E la bambina? cosa si può fare per lei, perché riesca a superare questo trauma?
Elsa: Ci vorrà del tempo e molto importante sarà rispettare questo tempo. Rispettare la privacy di questa bambina .
Alla Casa delle donne  le minorenni sono accolte da psicologhe specializzate sulla violenza che supportano anche i genitori. Devono essere accompagnate alla Casa delle donne dai genitori stessi.

Redazione: “Quante sono le donne che seguite alla Casa della Donna di Bologna?
Elsa: “Nel 2020, solo considerando i “nuovi accessi” sono state assistite 609 donne, tra Bologna e provincia. Più di 50 donne al mese, mediamente.

Ringraziamo molto Elsa, operatrice della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, che ha risposto alle nostre domande, per la pronta  disponibilità anche in tempo di agosto.

La Casa delle donne per non subire violenza è operativa ed attiva a Bologna dal 1990.

intervista a cura di Ingrid Negroni

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