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Caccioni: energia poco costosa e pulita è possibile

Sono arrivate bollette della luce e del gas con rincari molto pesanti. Ogni famiglia sta pensando a come fare per risparmiare, anche cercando strade nuove. Consigliamo di scaricare l’opuscolo già presentato da GECO,  il progetto che da alcuni anni elabora una proposta per Pilastro e Roveri, in cui ci sono spunti interessanti, ma come blog vogliamo farvi conoscere le buone esperienze vicino a noi.

Nel nostro territorio esiste un’esperienza di autoproduzione energetica molto importante ma  poco conosciuta.
Ce la facciamo raccontare dal protagonista: Duccio Caccioni Dirigente  di CAAB (Centro AgroAlimentare Bolognese. Nella foto i capannoni del Mercato coperti di pannelli) e fino al dicembre 2021 Presidente dell’Agenzia di sviluppo Pilastro.

Redazione: CAAB da molti anni ha investito in un impianto fotovoltaico. Ne è soddisfatto?
Caccioni: Abbiamo iniziato circa 10 anni fa mettendo a bando per 20 anni i tetti dei capannoni del mercato ortofrutticolo per avere energia pulita a minor costo mediante un impianto fotovoltaico, riparando contestualmente il tetto che aveva dei problemi ( bando vinto da una ESCO che senza  spese per CAAB ha realizzato l’impianto e garantisce manutenzione, intestandosi i benefici del conto energia NdR).

Alla nascita di FICO nel 2016, abbiamo investito nuovamente in impianti fotovoltaici ( per noi CAAB 2 e CAAB 3) con tecnologie innovative e  autogestite dotate di accumulo, poichè CAAB lavora principalmente di notte ed ha bisogno di molta energia. L’energia sul mercato costa tanto ma noi, grazie anche all’accumulo che funziona molto bene ce la produciamo.
Adesso nel parcheggio  abbiamo anche le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Io ho un “pallino” : la mobilità elettrica delle merci. Sono ancora troppi i camion e camioncini che entrano in città, inquinando, per fornire supermercati e negozi ( quelli che trasportano cibo sono circa il 30%).
L’obiettivo è fermare i grandi mezzi che trasportano cibo fuori dalla città, arrivando ai punti vendita interni alla città con mezzi più piccoli e meno inquinanti. E’ un ruolo importante che CAAB può svolgere per alimentare la logistica sostenibile. I tempi non sono ancora totalmente maturi, ma ci si arriverà.

Redazione: Progetto GECO. Come siamo messi?
Caccioni: Forte dell’esperienza che avevo qui al CAAB, cinque anni fa quando cominciammo a parlarne pensai che al Pilastro c’erano famiglie che spendevano più in bollette che in affitto. Ci sono palazzi alti con poco tetto e molte famiglie.
L’idea di mettere insieme gli abitanti del Pilastro e i tetti dei tanti capannoni fra qui e le Roveri consentiva di pensare che diventare “prosumer(chi consuma quello che produce NdR) fosse la strada giusta. Forse, allora i tempi non erano maturi, ma oggi siamo pronti e poichè c’è una nuova legge, CAAB vuole andare avanti.
Vogliamo investire in un CAAB 4 con un digestore ( tecnologia che fa fermentare l’umido di scarto NdR) per produrre  biometano e cogenerare energia elettrica, oltre all’ampliamento del fotovoltaico. Si potrebbe così fare la prima Comunità Energetica Rinnovabile (in una grande città italiana NdR).

Redazione: Tecnicamente è possibile collegare anche le abitazioni del Pilastro?
Caccioni: Con i tecnici di GECO e l’Università ci stiamo lavorando. Avvieremo una sperimentazione perché i problemi da risolvere ci sono. Ci sarà bisogno di molta energia. Vorremmo coinvolgere il Comune per individuare insieme le strade possibili.
Bisogna che i cittadini si informino, che sostengano queste iniziative tese a migliorare la qualità della vita in questa zona: eravamo legati a energie fossili che non sono nostre e oggi sono anche molto care. Si può andare in una direzione differente e bisogna che ognuno faccia la propria parte.

Redazione: Con il Comune e ACER si potrà dare una risposta alle famiglie a basso reddito,  ma ci sono proposte anche per i proprietari di alloggi?
Caccioni: Certamente! CAAB è di proprietà pubblica ma è una SpA e si comporta come un privato. L’investimento è proficuo: su questo non c’è dubbio. E come privati ci si può muovere anche più velocemente. Si deve guardare al risparmio energetico e si apre una nuova fase di cooperazione diversa dal passato per affrontare in modo collettivo un cambiamento profondo per un futuro meno inquinato, che vede uso delle rinnovabili per l’energia e la mobilità sostenibile.

Redazione: Abbiamo però visto che anche cittadini interessati hanno avuto difficoltà a partecipare e a comprendere.
Caccioni: Non sono cose semplici, su questo non c’è dubbio. E’ come parlare di automobili a fine 800! E una cosa è dire io ci credo, altra cosa è metterci dei quattrini. Poi se uno è ricco, magari non ha problemi anche se perde soldi. Per una famiglia normale, il vincolo di investire i propri risparmi fa sì che le persone vogliano capire bene come funziona e quanti rischi ci sono. Proprio per questo bisogna approfondire, comunicare meglio. Ed è quello che fate voi.
Molto si è fatto, ma a volte da più risultato una partecipazione a RAI3 che mesi di filmati. Pensate che dopo quella trasmissione diverse persone mi hanno fermato ringraziandomi perchè a differenza di troppe altre volte, si parlava del Pilastro per un’eccellenza. Per costruire il futuro.

Grazie mille, Caccioni! Ci sentiremo, augurandoci di scambiarci novità positive

Intervista a cura di Claudia Boattini e Ingrid Negroni
Foto di GECO e CAAB

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